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Burocrazia, barriere linguistiche: i pediatri denunciano la mancata assistenza sanitaria ai migranti minori

Roma, 27 ottobre 2023 – I bambini migranti in Italia si trovano spesso ad affrontare una serie di sfide complesse quando si tratta di ricevere cure mediche adeguate. Barriere linguistiche, ostacoli burocratici e mancanza di informazioni sul sistema sanitario nazionale possono mettere a rischio la loro salute, la loro vita. A dimostrare questa realtà sono i dati presentati al congresso della Società Italiana di Pediatria, che rivelano la necessità di affrontare questi problemi in modo più efficace.

Bambini migranti: la difficoltà ad accedere alle cure

Uno dei principali ostacoli è rappresentato dalla mancanza di ratifica dell’accordo Stato-Regioni del 2012, che garantirebbe l’iscrizione al servizio sanitario nazionale e l’assegnazione di un pediatra di famiglia gratuito a tutti i bambini presenti in Italia, indipendentemente dallo status giuridico della famiglia. La mancata ratifica da parte della stragrande maggioranza delle Regioni, infatti, ha reso questa disposizione praticamente inapplicabile. I pediatri, inoltre, sottolineano come questi problemi burocratici possano avere conseguenze gravi sulla salute dei bambini migranti. Casi emblematici, come quello di Kofi (nome di fantasia), che ha rischiato la vita a causa di un fraintendimento linguistico nella somministrazione di insulina, evidenziano l’urgenza di migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria per questi giovani pazienti.

La salute dei bambini che arrivano in Italia è spesso compromessa da malattie come l’asma, il diabete e le infezioni trasmissibili come la tubercolosi. La difficoltà di accesso a un pediatra di famiglia e l’assistenza medica adeguata possono rendere queste condizioni più gravi fino a essere, potenzialmente, letali.

I dati dell’Istat relativi al 2022 mostrano inoltre che i bimbi migranti sono particolarmente vulnerabili, con una mortalità infantile più alta rispetto ai coetanei italiani. La povertà e l’obesità sono ulteriori sfide che colpiscono queste famiglie. In particolare, l’obesità tra i bambini migranti che è aumentata dallo 1% al 10% in dieci anni.

Le ragazze migranti, invece, spesso si trovano a dover lottare contro il rischio di matrimoni precoci o forzati. Tra l’altro, alcune di loro provengono da paesi in cui si pratica l’infibulazione, una pratica dannosa per la salute delle ragazze. Proprio da tutti questi motivi nasce l’appello dei pediatri e degli operatori, che a gran voce chiedono di facilitare l’accesso all’assistenza sanitaria per i minori migranti.

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