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Caccia ai clandestini sui bus di Milano

I vigili meneghini intensificano i controlli sui mezzi pubblici. Gli stranieri non in regola accompagnati in Questura sui mezzi con le grate alle finestre

Milano – 30 maggio 2008 – I vigili urbani di Milano hanno già cominciato la caccia al clandestino. Controlli a tappeto su alcuni mezzi pubblici tra quelli più affollati, stranieri fatti scendere a gruppi dagli autobus, messi in fila, identificati e poi portati per ulteriori accertamenti in Questura se sprovvisti di documenti.

Queste scene inconsuete e abbastanza agghiaccianti si sono viste negli ultimi giorni due a Milano, dove la Polizia locale ha subito messo in atto la linea del nuovo Governo riguardo alla tolleranza zero sui clandestini. Dunque controlli serrati, in mezzo alla gente, come non se ne erano mai visti prima.

Alcuni cittadini, indignati, hanno chiamato le redazioni dei giornali parlando di ”caccia all’immigrato” ma il Comando di Piazza Beccaria ha fatto sapere che sono stati semplicemente intensificati controlli che da tempo si facevano sui mezzi pubblici dell’ATM (la locale azienda di trasporto pubblico). Molti i controllati, alcuni dei quali sono finiti all’Ufficio Immigrazione della Questura e ora attendono le procedure di espulsione.

Ad eseguire i controlli sono stati gruppi numerosi di agenti che salivano appunto sui mezzi chiedendo i documenti e facendo scendere molti stranieri: chi per vedere meglio il documento, chi perché senza biglietto, chi per verificare l’autenticità dei documenti di soggiorno. Fatto sta che alla fine erano la gran parte quelli che dovevano scendere comunque dai mezzi.

Ieri, in particolare, in piazza XXIV Maggio numerosi vigili attendevano alla fermata del tram e dopo le verifiche ai cittadini stranieri, quelli giudicati non in regola venivano fatti salire su un autobus con le grate alle finestre, utilizzato abitualmente per scortare gli ultras durante le partite di calcio. Queste scene hanno destato un certo clamore tra i passanti e tra i passeggeri. Ma da Palazzo Marino la replica è stata secca: ”non c’è nessuna caccia al clandestino, stiamo eseguendo controlli in linea con il rigore deciso nei confronti dell’immigrazione clandestina”.

Un servizio di tutela del trasporto pubblico esiste da tempo a Milano e si chiama Nttp: un gruppo di agenti specializzati particolarmente nell’antiborseggio e a vigilare sulle linee considerate “più a rischio”. “Stiamo facendo tutta una serie di controlli in città – ha detto Emiliano Bezzon, comandante della Polizia Locale di Milano -, sui mezzi pubblici come nelle aree dismesse e in quelle più genericamente occupate da clandestini e l’attività sui mezzi pubblici non è certo una novità”.

“Non c’e’ stata nessuna caccia all’immigrato – chiarisce il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato – semplicemente in questi giorni ho dato disposizione, in accordo con Atm, di intensificare i controlli, peraltro svolti quotidianamente sia in divisa che in borghese, su alcune linee problematiche di tram e bus”.

Ma secondo indiscrezioni, controlli con queste modalità a Milano vengono eseguiti per la prima volta. Secondo quanto riferito dal Comune i clandestini trovati durante questi blitz sono stati 33, di cui due già con un ordine di espulsione sulle spalle. I controlli proseguiranno: per i clandestini, ma anche per gli extracomunitari in genere.

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