Roma – 20 agosto 2014 – "Non sono mai stato superstizioso ma dopo la 'makunba' che mi ha fatto il papà della Kienge (sic) mi è capitato di tutto e di più” si sfoga su Facebook il leghista Roberto Calderoli. E allega foto nella quale mostra la carcassa di un serpente che ha appena ucciso nella sua villa.
“L’ho catturato questa mattina nella cucina di casa mia. A voi sembra normale che un serpente di 2 metri sia nella cucina di una casa di Mozzo?" chiede Calderoli. In un successivo post lancia un appello, coinvolgendo anche papa Bergoglio, per trovare un buon esorcista.
Sarà che si avvicina il momento in cui dovrà rispondere in tribunale delle accuse di razzismo per il paragone tra Cècile Kyenge e un orango, ma a quanto pare l’ex ministra dell’integrazione continua a essere un’ossessione per il vice presidente del Senato. Tanto da tirarla in ballo anche per la sua disavventura domestica.
Da un lato la presunta macumba, dall’altro le certezze della scienza. Il serpente trucidato è un biacco, innocuo rettile che abbonda nelle campagne italiane e specie protetta, come fanno notare inorriditi centinaia di utenti di Facebook. L’amante degli animali Roberto Calderoli non pare essersene accorto e sta lì a scherzare mentre mostra a tutti il suo trofeo di caccia casalinga.