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Calderoli: “Stop a immigrati di lusso nel calcio italiano”

"Eliminazione dai mondiali frutto della mancanza di vivai" Roma, 25 giugno 2010 – "Che vergogna. Semplicemente ridicoli. Pagati milioni, gambe di gelatina e fiato corto. Con questa sconfitta si conclude indecorosamente questa via crucis della nazionale, il cui epilogo era comunque scontato. Mi spiace per i tifosi, mi spiace decisamente di meno quando penso all’arroganza di Marcello Lippi e ai capricci di alcuni ‘bambini viziati’ della nazionale, che non volevano neppure rinunciare a dei premi che tanto tutti sapevano che mai avrebbero preso".

Lo ha dichiarato il ministro della il ministro per la Semplificazione normativa e coordinatore delle segreterie della Lega Nord, Roberto Calderoli.

"Questa prematura eliminazione – ha aggiunto – non e’ altro che il risultato di una demenziale politica sportiva, che ha portato alla cancellazione dei nostri vivai e che ha fatto si’ che a vincere il campionato e la coppa Italia, oltre che la Champions League , sia una squadra che di nostrano non ha neppure l’allenatore. Purtroppo per Lippi, pero’, in nazionale non possono giocare gli immigrati di lusso dello sport e questi risultati ne sono la logica conseguenza.

Ora, pensiamo a far giocare nelle nostre squadre di club i giocatori nostrani, i prodotti dei nostri vivai, e prima di finire tutti ‘nel pallone’ laciamo perdere le discussioni sulla nazionale e sul calcio – ha concluso – torniamo ad affrontare i problemi veri del Paese, i problemi che interessano le famiglie, i lavoratori e le imprese…"

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