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CAMORRA: CASTELVOLTURNO; IMMIGRATI, STATO PAGHI TRASPORTO SALME

(ANSA) – CASTEL VOLTURNO (CASERTA), 28 SET – Non c’é stata la veglia di preghiera annunciata nei giorni scorsi per i sei immigrati africani vittime della strage di camorra del 18 settembre. Nel pomeriggio sul luogo della strage, davanti alla sartoria "Ob.Ob.Fashions", si sono radunati una cinquantina di immigrati ghanesi, poi divenuti un centinaio, che si sono consultati a lungo tra loro, a gruppetti, in casa del titolare della sartoria, che risiede da anni a Castel Volturno. A portare solidarietà è giunto l’Arcivescovo di Capua, Mons. Bruno Schettino, responsabile della Fondazione Migrantes in Campania, che ha offerto la disponibilità a celebrare il rito funebre per le vittime. Quattro di esse – secondo l’ Arcivescovo – erano cristiane e frequentavano la Chiesa cattolica, anche se gli immigrati non fanno distinzioni tra le diverse chiese cristiane. Era invece musulmano Karim Yacubu, chiamato Awanga, 32 anni, ghanese, ricordato su manifestini a lutto con versetti del Corano. Juami, un giovane immigrato con le lacrime agli occhi assicura di essere suo fratello. Le vittime, probabilmente, erano tutte ghanesi, come conferma l’ avvocato Antonio Crisci, ex console onorario ed incaricato dell’ ambasciata del Ghana in Italia, anche se alcune erano in possesso di passaporti di Togo e Liberia, Paesi per i quali è possibile ottenere lo status di rifugiato politico. La tensione iniziale si stempera col passare del tempo, tra gli immigrati si mescolano esponenti dei Centri sociali che diffondono volantini per la manifestazione antirazzista del 4 ottobre a Roma. L’assessore alle politiche sociali del Comune di Castel Volturno, Rosalba Scafuro, conferma che il Comune ha offerto assistenza al figlio di una delle vittime, rimasto orfano, per farlo studiare in Italia. Al termine delle consultazioni un immigrato ghanese, che si dichiara fratello di una delle vittime, annuncia che la Comunità chiede il trasferimento delle salme nel Paese d’ origine e chiede alle Autorità italiane i fondi necessari. Solo dopo lo svolgimento dei funerali nel Ghana, si deciderà – precisa – sullo svolgimento di un rito religioso a Castel Volturno. Forse, per raccogliere i fondi, sarà promossa una sottoscrizione. (ANSA).

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