Sinergia Regione – Italialavoro. Tra le misure c’e’ anche il programma Relar, finalizzato all’attivazione di tirocini formativi nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura e del turismo per gli immigrati residenti in Campania. Finora ne sono stati richiesti 521, di cui 64 destinati a extracomunitari e 457 a cittadini comunitari.
Napoli, 2 novembre 2011- Quasi 3 mila assunzioni e oltre 2.700 tirocini attivati, molti dei quali riguardano cittadini immigrati.
E’ il bilancio dei 18 mesi di attivita’ di ItaliaLavoro in collaborazione con la Regione Campania.
Agli interventi predisposti dall’agenzia che fa capo al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e dalla Regione hanno aderito 3.100 imprese, il 91% delle quali hanno meno di dieci dipendenti. Il 55% dei 2.926 disoccupati assunti sono donne (1.609) e il 54% ha un’eta’ compresa tra i 18 e i 32 anni. Per i quattro progetti avviati (In.La 2, Lavoro e Sviluppo 4, Ar.Co e Quadrifoglio) sono stati stanziati circa 24 milioni di euro. “L’85% di questi fondi – osserva il responsabile di ItaliaLavoro per Campania e Calabria, Michele Raccuglia – sono stati impegnati e il 70% gia’ erogati”.
L’assessore regionale al Lavoro, Severino Nappi, rimarca la “sinergia con il ministero per creare percorsi funzionali all’occupazione diretta e non all’assistenzialismo e al galleggiamento”. Tra le misure attivate c’e’ anche il programma Relar, finalizzato all’attivazione di tirocini formativi nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura e del turismo per gli immigrati residenti in Campania. Finora ne sono stati richiesti 521, di cui 64 destinati a extracomunitari e 457 a cittadini comunitari.
“E’ un’azione che si integra con le misure previste dal nostro piano ‘Campania al Lavoro’ e contribuisce ad arginare le quote di lavoro sommerso”, spiega. Per il direttore generale del settore Immigrazione del ministero del Lavoro, Natale Forlani, “e’ in atto un cambio di passo rispetto al passato. Finora ho ricevevo richieste da parte di movimenti organizzati e bacini di precariato pubblico, che hanno divorato miliardi di euro di programmazione, distorcendo l’andamento del mercato perche’ non rappresentavano occupazione vera”.