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La Campania apre i servizi sanitari ai figli di immigrati irregolari: potranno avere un pediatra

Roma, 28 marzo 2022 – Garantire il diritto di cura anche ai bambini migranti, ai figli degli extracomunitari irregolari dovrebbe essere un dovere. Proprio per questo a partire dallo scorso 17 marzo, la Regione Campania ha deciso di estendere i servizi del Sistema Sanitario nazionale anche per i bimbi figli di immigrati irregolari fino ai 14 anni. Così potranno vedersi assegnare in modo gratuito un pediatra di libera scelta.

Campania, la Regione apre i servizi sanitari ai bambini figli di immigrati irregolari

Basterà presentarsi all’anagrafe con il codice STP (Straniero temporaneamente presente) e i genitori potranno richiedere l’assegnazione di un pediatra. Non potendo accedere a un pediatra di libera scelta, i bambini figli di immigrati irregolari, infatti, spesso sono costretti a ricorrere a vie alternative. Come alle associazioni del Terzo Settore. Almeno nella regione Calabria, ora, questo non sarà più necessario. Il provvedimento è arrivato in seguito alle segnalazioni sollevate da Emergency, presente a Castel Volturno con un ambulatorio dal 2013 e a Napoli Ponticelli dal 2015. “L’ambulatorio dell’Organizzazione fondata da Gino Strada, che si trova a Castel Volturno, in questi anni ha offerto la disponibilità di un pediatra. Chiedendo però alle istituzioni di sopperire a tale vuoto normativo e assistenziale nell’ambito pediatrico.

Dopo un incontro a dicembre con i rappresentanti della Regione Campania siamo arrivati alla risoluzione degli ultimi problemi tecnico-informatici. Problemi che impedivano la registrazione dei bambini attraverso il loro codice. Di questa nuova possibilità beneficeranno non solo i bambini di Castel Volturno, ma di tutta la Campania.

Si tratta di un segno importante. La conferma che una soluzione ‘tampone’ può essere sostituita da un cambiamento efficace, duraturo e compartecipato”, ha spiegato il coordinatore dell’ambulatorio di Emergency di Castel Volturno Sergio Serraino. Il diritto, d’altronde, non sempre viene garantito. E questo sebbene la normativa internazionale assicuri la possibilità di iscrivere al Servizio Sanitario Nazionale i minori indipendentemente dal loro status amministrativo. L’esperienza di Emergency, quindi, dimostra che non sempre le cose vanno in questo senso. In alcune regioni, oltre a non essere permessa l’iscrizione, spesso non è nemmeno disponibile un servizio di pediatria di base. Di conseguenza, le persone sono costrette a ricorrere al Pronto Soccorso anche per situazioni che non lo richiederebbero. Il provvedimento include la possibilità, anche per i bambini ucraini in arrivo, di avere il rilascio del codice STP di sei mesi. Al momento, però, rimangono esclusi i figli dei migranti comunitari irregolari.

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