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Campi rom. “Tutti chiusi, anzi no”, Salvini si sconfessa

“In cinque anni  li chiuderemo tutti”. Ma in un video “rubato” rivela: “Campi in via Idro e in altri quartieri”

Roma – 3 maggio 2011 –  La chiusura del campo nomadi di Triboniano, a Milano, è stata sbandierata dall’amministrazione della città come una grande vittoria, suggellata ieri anche dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, arrivato in città a complimentarsi con sindaco e prefetto.

La Lega Nord, del resto, ha giocato sui rom buona parte della sua campagna elettorale, e non solo per i manifesti “campo nomadi …foeura de ball”. Qualche giorno fa, durante gli sgomberi, il leghista Matteo Salvini esultava: “Promessa mantenuta abbiamo chiuso il campo nomadi di Triboniano, ora l’impegno della Lega e’, lavorando e abbattendo, di ridurre nei prossimi cinque anni a zero il numero dei campi rom a Milano”.

Obiettivo ambizioso, così tanto ambizioso, che lo stesso Salvini, in un video pubblicato oggi dal Corriere.it, non sembra crederci tanto. Ignaro di essere ripreso, ha confermato a un militante che ci sarà un campo di transito a via idro, e alla domanda sul perché non ne parla mai pubblicamente, ha risposto con una lezione di realpolitik: “non posso fare un volantino in cui dico: voglio fare il campo lì”. Poco dopo, ha confermato che ci saranno campi “in altri due o tre quartieri, evidentemente”.

Salvini è perseguitato dalle telecamere indiscrete. Nel 2009 finì online la registrazione di un suo coretto contro i napoletani, intonato alzando un boccale di birra in un raduno leghista. Seguirono giustificazioni (“una festa tra amici”) e le dimissioni dalla carica di deputato (ma è rimasto europarlamentare e consigliere comunale).

Elvio Pasca

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