Il ministro dell'Interno: "È un fenomeno criminale estremamente redditizio. Favorevole a pene più severe"
Roma – 9 aprile 2013 – "Spesso l'immigrazione viene vista come un problema sociale, di persone che vengono a cercare lavoro e invece si tratta molte volte di una vera e propria forma di riduzione in schiavitu'".
Lo ha detto ieri il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, intervenendo alla Sapienza di Roma alla presentazione del libro 'Mafie. La criminalita' straniera alla conquista dell'Italia'' scritto dal magistrato della Dia di Napoli Giovanni Conzo e dal giornalista de Il Mattino Giuseppe Crimaldi. "Bisogna colpire – ha aggiunto – chi fa del traffico di esseri umani un'occasione di ricchezza e di guadagno".
"Siamo in presenza di un fenomeno criminale estremamente redditizio – ha sottolineato il ministro – dal momento che ogni immigrante e' costretto a pagare cifre molto elevate, soldi che spesso finiscono nelle mani della criminalita' organizzata. C'e' chi calpesta la vita delle persone ed e' importante trovare degli strumenti normativi che vadano nella direzione giusta".
Cancellieri appoggia un eventuale inasprimento delle pene. ''Con la schiavitu' in moltissimi casi si calpesta la vita delle persone, quindi quasiasi strumento non puo' che andare nella direzione giusta e mi vede favorevole''.