La presidente della Camera incontra i sindacati per parlare del ddl appena approdato a Montecitorio. “Punire chi utilizza i caporali e fa concorrenza sleale alle imprese oneste”
Roma – 13 settembre 2016 – “Mettere fine al caporalato e ai campi della vergogna. Dire basta a braccianti agricoli pagati 22 euro per 12 ore al giorno, a condizioni di lavoro disumane e violenze durante la raccolta di olive, pomodori, arance o uva”.
“E’ questo l’obiettivo di un disegno di legge approdato alla Camera dopo il via libera al Senato” ricorda oggi su Facebook la presidente della Camera Laura Boldrini. “Questa mattina ne ho parlato a Montecitorio con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil che hanno messo in atto una collaborazione concreta con le istituzioni per superare lo sfruttamento in agricoltura”.
“Questa legge – aggiunge Boldrini – permetterà di punire le aziende che utilizzano i caporali e prendono braccianti in nero, facendo quindi concorrenza sleale alle imprese che utilizzano contratti regolari”.