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CARCERI: CASTELLI, ALFANO APPLICHI NORME GIA’ ESISTENTI

ROMA
(ANSA) – ROMA, 9 SET – "Do un suggerimento amichevole al ministro Alfano: spinga sulle norme che già ci sono e che tutti condividiamo", in particolare l’articolo 15 della legge Bossi-Fini che prevede l’espulsione dei detenuti stranieri con pene non superiori ai due anni. Così Roberto Castelli, ex Guardasigilli e ora sottosegretario alle Infrastrutture, interviene ‘a viva voce’ su Radio 24 sul problema del sovraffollamento carcerario. L’esponente della Lega Nord ribadisce che "di indulti veri o mascherati non se ne parla". Rispetto al progetto del ministro Alfano di applicare il braccialetto elettronico ai domiciliari a 4.100 detenuti italiani ai quali restano da scontare non più di due anni e di espellere 3.300 stranieri ora nelle carceri italiane, Castelli fa notare: "Il braccialetto non fu da me utilizzato a suo tempo perché costosissimo e perché più di una volta abbiamo appurato che il braccialetto restava a casa mentre il detenuto era in giro. Oggi le cose probabilmente sono cambiate". E quanto ai detenuti stranieri, l’ex Guardasigilli ricorda che fu proprio lui a volere l’articolo 15 della Bossi-Fini: "Quando ero io ministro, di espulsioni ce n’erano cento al mese (RPT: al mese E NON: all’anno), ma sotto il governo Prodi questa norma è stata disapplicata". Per risolvere il problema del sovraffollamento, Castelli ribadisce che la soluzione principale è quella di costruire nuove carceri.(ANSA).
BAO/SAF S0A QBXB

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