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Carfagna: “Giovani immigrate, denunciate i soprusi”

Appello dopo i casi di Modena e Brescia. "Le leggi tutelano le vittime"

Roma – 3 febbraio 2010 – "Le leggi in Itala funzionano, le giovani immigrate denuncino gli abusi che subiscono". È l’appello lanciato dal ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna dopo due episodi di cronaca che hanno per protagoniste due giovani immigrate.

Una diciottenne nata a Modena da genitori marocchini ha denunciato nei giorni scorsi suo padre per stalking. Secondo quanto ha raccontato ai carabinieri, l’uomo la vessava per il suo stile di vita occidentale, e l’aveva malmenata dopo aver scoperto che usciva con un ragazzo italiano.

A Brescia invece è stato arrestato un 21 enne rom con l’accusa di violenza sessuale e riduzione in schiavitù. Avrebbe infatti sposato in Romania una tredicenne, l’avrebbe fatta arriva in Italia per tenerla poi quasi segregata.

"Queste storie dimostrano che persistono, in una fetta per fortuna minoritaria delle comunità straniere in Italia, tradizioni ed usanze che mortificano i diritti delle donne e dei minori e sono in aperto contrasto con le leggi italiane. Ancora troppe famiglie straniere, infatti, frenano l’integrazione delle giovani generazioni piuttosto che favorirla e ciò è inaccettabile" commenta Carfagna.

"Queste stesse storie – aggiunge il ministro – ci dimostrano, però, che esistono strumenti a disposizione delle giovani vittime che vogliano liberarsi: la legge sullo stalking nel caso della giovane marocchina, quella sulla violenza sessuale e la riduzione in schiavitù nel caso della sposa-bambina".

"È importante, quindi – conclude Carfagna – che le giovani immigrate abbiano la consapevolezza che lo Stato le protegge e le tutela, che non abbiano timori a denunciare i soprusi e gli abusi che sono costrette a subire".

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