Milano, 2 novembre 2011 Aumentano, a Milano, le persone che chiedono aiuto alla Caritas. Crescono in particolare gli uomini, gli italiani e i disoccupati. Cercano lavoro, ma sempre di piu’ aiuti economici. Esplode la questione del reddito: quasi la meta’ degli utenti non arriva a fine mese, anche quando hanno un lavoro.
E’ questo il quadro che emerge dal 10* Rapporto dell’Osservatorio diocesano delle poverta’ e delle risorse presentato dalla Caritas Ambrosiana durante il convegno ‘La difficile carita’. Decimo rapporto sulle poverta’ nella diocesi di Milano’.
Nel corso del 2010 si sono rivolte ai 59 centri di ascolto del campione (un sesto del totale) e ai servizi Sai (Servizio accoglienza Immigrati), Sam (Servizio Accoglienza Milanese, Siloe (Servizi integrati Lavoro, Orientamento Educazione) di Caritas Ambrosiana 17.610 persone. Aumentano le persone che chiedono aiuto: gli utenti dei centri di ascolto sono nel 2010 il 10,7% in piu’ rispetto al 2007, cioe’ al periodo immediatamente precedente alla crisi, il 59% in piu’ rispetto al 2002, confermando un trend di crescita ininterrotto negli ultimi 10 anni, se si esclude la lieve flessione registratasi tra il 2005 e il 2006.
Inoltre la crisi modifica la tipologia degli utenti. Nel 2010 gli uomini raggiungono il 35,8%, crescendo del 5,7% rispetto al 2007. Dopo il calo osservato nella prima meta’ degli anni 2000 gli italiani risalgono e arrivano a rappresentare stabilmente piu’ di un quarto degli utenti totali (il 26,4%). Diventano sempre piu’ minoritari, tra gli stranieri, gli irregolari il cui numero cala della meta’, scendendo al 7,8%, benche’ nel loro complesso gli immigrati continuano a rappresentare la componente largamente maggioritaria. Consistente anche la variazione che riguarda i disoccupati che aumentano del 12,7% arrivando a rappresentare nel 2010 il 63,9%, quindi la netta maggioranza delle persone che hanno chiesto aiuto alla Caritas.