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Caritas: “Non negare diritto alla salute agli immigrati”

"Nessuna persona sia esclusa dalle cure" ROMA, 28 marzo 2009 – "Ci sintonizziamo con il sentire di tante organizzazioni, ecclesiali e non, preoccupate che nessuna persona sia esclusa dal diritto alla cura e alla salute".

Lo ha affermato mons. Vittorio Nozza, direttore della Caritas italiana, concludendo i lavori del Coordinamento immigrazione di Caritas italiana, che ha riunito a Lampedusa una settantina di partecipanti da 16 regioni ecclesiastiche.

Mons. Nozza ha fatto presente la necessità di "non negare e creare disagio a chi ha diritto alla salute", riferendosi alla possibilità per i medici di segnalare gli immigrati irregolari, di cui si dibatterà alla Camera dei deputati la settimana prossima, nell’ambito del cosiddetto ‘pacchetto sicurezza’, e ha garantito l’impegno della Caritas italiana a fianco della comunità parrocchiale di Lampedusa e dell’arcidiocesi di Agrigento, "rafforzando la nostra presenza nei confronti di chi vive diversi disagi".

Infine, mons. Nozza ha invitato le Chiese di Sicilia a "considerare il fenomeno immigrazione in Sicilia come un laboratorio-provocazione utile all’Italia e all’Europa".

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