La proposta dell’Svp per il Trentino Alto Adige. “Chi arriva dall’Est lo parla meglio dell’italiano”
Roma – 7 marzo 2011 – Chi vuole la carta di soggiorno deve poter sostenere il test di lingua anche in tedesco.
Ne è convinto Oskar Peterlini, senatore del Südtiroler Volkspartei, che ha presentato un disegno di legge a palazzo Madama per modificare l’ultima novità del testo unico sull’immigrazione. Quella che, dallo scorso dicembre, ha reso obbligatorio il test di italiano per chi chiede il “permesso ce per soggiornanti di lungo periodo”.
Peterlini chiede di aggiungere un articolo: “Il rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo nella regione Trentino-Alto Adige è subordinato al superamento, da parte del richiedente, di un test di conoscenza della lingua italiana o della lingua tedesca”. Una scelta in più, quindi, nella regione a statuto speciale, che è già ufficialmente bilingue.
“Da noi ci sono tanti lavoratori nel settore alberghiero che provengono proprio da Paesi in cui si conosce meglio il tedesco dell’italiano” sottolinea il senatore. “Sarebbe più agevole sostenere l’esame per ottenere il permesso di soggiorno e lavorare, ferma restando la possibilità di scegliere comunque l’italiano per sostenere il test”.
Di qui il disegno di legge, anche se secondo Peterlini si potrebbe intervenire anche per via amministrativa. “Basterebbe -spiega- una semplice lettera del ministro dell’Interno alle autorita’ della Provincia di Bolzano per chiedere di inserire l’opzione di scelta per la lingua tedesca”.
Un dubbio però rimane. La carta di soggiorno rilasciata in Trentino permette di vivere e lavorare anche nel resto d’Italia. Il test, secondo il governo, dovrebbe certificare un’effettiva integrazione. Sicuri che in Sicilia o in Sardegna sia poi così utile sapere il tedesco e non l’italiano?
EP