I risultati di un’indagine condotta da Ipsos ROMA, 4 aprile 2009 – Casa e burocrazia sono in testa alle preoccupazioni degli immigrati che vivono in Italia.
Questi sono infatti i due temi sui quali ha chiesto una consulenza ben il 46% degli stranieri che si è rivolto agli "Sportelli Arcobaleno", un servizio offerto da Movimento consumatori (Mc) e Movimento difesa del cittadino (Mdc). E’ quanto emerge dall’indagine condotta da Ipsos, società di ricerca e marketing, per conto di Mc e Mdc.
A renderlo noto le due associazioni nel corso del Workshop, che si è tenuto a Roma, dal titolo "L’esercizio della cittadinanza, gli immigrati e il progetto".
Il progetto degli "Sportelli Arcobaleno", iniziato nel febbraio 2008 grazie al finanziamento del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, è ora in fase di chiusura. In questo arco di tempo il 20% degli utenti del servizio, con 17 sportelli distribuiti in tutta Italia, ha richiesto informazioni in ambito burocratico, in particolare sul rilascio di documenti da parte degli uffici della Pubblica amministrazione (18%).
Il 16% degli immigrati invece si è informato su tematiche che riguardano la casa nel suo complesso: come affittarla (6%) o acquistarla (4%) oppure su come pagare le bollette delle utenze (6%). Il 9% si è informato su questioni bancarie: come aprire un conto corrente bancario o postale o accedere a un mutuo ipotecario.
Per quanto riguarda gli ambiti più prettamente consumeristici, gli immigrati si sono informati su come cambiare o chiedere la sostituzione di un prodotto acquistato (17%), come segnalare errori nelle bollette (16%) o guasti e malfunzionamenti sulle utenze del gas, della luce, del telefono, dei rifiuti e simili (4%) e che comportamento avere in caso di controversie (9%). Il 6% ha chiesto delucidazioni sull’Rc Auto.
"L’integrazione oggi – ha affermato Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento consumatori – raggiunge nuove frontiere che non sono più quelle di emergenza come la casa o il lavoro; questi nuovi cittadini oggi vivono le incertezze e la complessità della società come la viviamo tutti ma per loro sia la lingua, sia le difficoltà di integrazione con nuove culture, sia gli ostacoli posti da una certa politica di ritorno al passato, amplifica tutti questi problemi e li rende spesso insormontabili negando il loro diritto di essere cittadino consumatore".
"Sportello Arcobaleno – ha concluso Antonio Longo, presidente del Movimento difesa del cittadino – è partito come un’iniziativa sperimentale, che ha avuto luci e ombre a causa di una certa diffidenza da parte della comunità migrante, soprattutto a causa del clima politico maturato in Italia negli ultimi tempi. Nonostante tutto, possiamo dire di aver raggiunto lo scopo, ossia quello di aiutare i lavoratori migranti nel nostro Paese a superare gli ostacoli, come la lingua, leggi e modelli di vita diversi dai loro, facilitando il loro pieno inserimento nella vita quotidiana".