Proposte di legge in Veneto ed Emilia Romagna. Baggio: "Tuteliamo gli interessi della popolazione locale". Roma – 5 luglio 2010 – Un tetto massimo del 6% per l’assegnazione agli extracomunitari degli alloggi di edilizia sovvenzionata annualmente disponibili.
Questa è una delle modifiche alla legge regionale sugli alloggi del 1999 proposta venerdì corso da consigliere veneto della Lega Nord Luca Baggio. Ai Comuni rimarrebbe però la possibilità di aumentare e diminuire tale percentuale, motivando la decisione sulla base dei dati Istat relativi al proprio territorio.
Secondo Baggio le modifiche si rendono necessarie perché “da un lato si vede irrisolto il problema casa e dall’altro si vede assegnata buona parte delle poche residenze sociali (in alcune province sino ad oltre il 30%) a stranieri che non hanno versato i contributi”. Per il consigliere leghista sarebbe quindi ”fondamentale governare il fenomeno dell’immigrazione senza ledere gli interessi della popolazione locale”.
Baggio, propone anche che chi può più pagare l’affitto lasci l’alloggio popolare. “Attualmente – sottolinea – , se un extracomunitario perde il lavoro, sono i comuni o le Ater a doversi sobbarcare i costi dell’affitto e questo non é giusto”.
Caso analogo in Emilia Romagna, dove la scorsa settimana il consigliere della Regione Emilia Romagna Marco Lombardi (Pdl) ha proposto regole più rigide nell’assegnazione degli alloggi pubblici agli immigrati. In questo caso ci sarebbe un tetto massimo pari al 10% – 15% e l’introduzione di un parametro di anzianità di residenza.
“Non si vogliono ovviamente alimentare politiche xenofobe, tuttavia la tradizionale solidarietà degli emiliano-romagnoli pretende regole precise e politiche serie che favoriscano l’integrazione di chi realmente dimostri di volersi integrare nella nostra società ” ha detto Lombardi.
Marco Iorio