Roma, 23 maggio 2022 – Si è svolta a Caserta la manifestazione organizzata dal Movimento dei Migranti e dei Rifugiati e dalla Rete Castel Volturno solidale. Ancora una volta la richiesta è sempre la stessa: accelerare i tempi di regolarizzazione dei permessi di soggiorno. Per questo le associazioni, e non solo, si sono radunate fuori dalla Questura, per rivendicare un diritto che, sostanzialmente, a oggi è solamente sulla carta.
Caserta, la manifestazione dei migranti
La manifestazione di Caserta è stata promossa da Rete Castel Volturno solidale, di cui fanno parte la Caritas di Capua e Caserta, il Centro Fernandes, la Diocesi di Capua Missionari Comboniani, il Centro sociale ex canapificio di Caserta, il Movimento dei Migranti e dei Rifugiati, Emergency e l’associazione Città viva. “Non solo i lavori vanno a rilento, ma c’è anche un’interpretazione molto restrittiva per le domande presentate dagli immigrati. La commissione di Caserta sta rigettando soprattutto casi di persone con figli, non rispettando uno dei requisiti principali dell’accesso alla protezione speciale. Così si calpesta il diritto all’unità familiare. E così solo il 58 per cento delle domande viene accolto. Ma poi sono i tribunali, a cui si rivolgono gli immigrati, ad accettare le domande. Ci sono percentuali di accoglimento che si aggirano intorno al 97 per cento.
Questo dato ci restituisce una situazione paradossale, uno spreco di denaro pubblico e danni collaterali a chi di diritto ne avrebbe bisogno”, ha spiegato Mimma D’Amico del centro sociale ex canapificio.
Gli organizzatori della manifestazione di Caserta, quindi, si sono radunati per chiedere al governo, alla Regione Campania, alla prefettura e alla Questura di predisporre un tavolo istituzionale perl ‘attivazione del permesso di soggiorno per protezione speciale. Inoltre, hanno domandato un intervento per l’inclusione socio-professionale di migranti e rifugiati e di aumentare il numero di appuntamenti per il rilascio/rinnovo dei permessi di soggiorno. “E’ una situazione che, se sbloccata, potrebbe portare anche ad un allentamento della pressione su una zona come Castel Volturno. Dove, peraltro, c’è anche un Commissario Straordinario del Governo, nella persona del Prefetto di Caserta, che si occupa dei problemi dell’immigrazione”, ha sottolineato infine Mimma D’Amico.
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