Il ministro degli Esteri: "Altre istituzioni devono chiarire. L'ambasciatore kazako? Dopo quello che è successo non lo riceverà più nessuno"
Roma – 22 luglio 2013 – Sull'espulsione dall'Italia di Alma Shalabayeva e della piccola Alua, moglie e figla del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, "ci sono ancora dei punti oscuri".
Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Emma Bonino, arrivando al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles
"Per quello che seguo in solitario e con grande attività dal primo giugno, di fronte a istituzioni del Paese che continuavano a ripetere che tutto era regolare, la mia prima preoccupazione è stata difendere questa signora. Ritengo altresì che ci siano punti oscuri che altre istituzioni debbano chiarire", ha spiegato la titolare della Farnesina.
Intanto, Bonino ha spiegato che sta "ancora valuitando" le mosse a fare per censurare l'invadenza della diplomazia kazaka in questa vicenda, compresa la possibilità di allontanare l'ambasciatore in Italia, Andrian Yelemessov. "Certo è indubbio che l'attuale ambasciatore kazako, in vacanza dopo gli avvenimenti, non sarà più una persona molto utile nemmeno per i kazaki. Credo che non lo riceverà nessuno", ha aggiunto, precisando che la prima preoccupazione è quella di "non indebolire per reazione o controreazione la nostra presenza ad Astana".
"Da quando è stata provata la superattività dell'ambasciatore kazako abbiamo preso una serie di iniziative per risolvere questa questione, ma senza contraccolpi che indeboliscano la nostra presenza e la nostra capacità di assistenza", ha insistito Bonino. "Non vorrei che alla fine restassimo con una presenza più indebolita, con l'avvicinarsi del generale agosto"
"Le parole e le iniziative della titolare della Farnesina appaiono quantomeno tardive. La ministra Bonino appare come l'Alice nel Paese delle meraviglie (o meglio delle miserie) della politica italiana" replica Alessandro Zan (Sel), autore della prima interrogazione, lo scorso 5 giugno, sulla vicenda Shalabayeva. "Il governo esce piu' debole dall' affare Shalabayeva, che per noi non e' chiuso" ha detto invece ieri il segretario del Partito Democratico Guglielmo Epifani.