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Caso Snowden. Hein (Cir): “Asilo in Italia? Prima dovrebbe venire qui”

Il direttore del Consiglio Italiano per i Rifugiati: “Ogni straniero, per fare richiesta d'asilo deve essere presente sul territorio dello Stato. Dubbi su conformità della giustizia americana agli standard dei diritti umani”.

Roma – 3 luglio 2013 – C’è anche l’Italia tra i Paesi ai quali Edward Snowden ha chiesto asilo politico.

La richiesta dell’ex tecnico della Cia che con le su rivelazioni ha dato origine allo scandalo del datagate e ora è braccato dagli Stati Uniti, è arrivata alla nostra ambasciata di Mosca. Ma secondo Christopher Hein, Direttore del Consiglio Italiano per i Rifugiati, perché venga presa in considerazione Snowden dovrebbe presentarla qui in italia.

“Dal punto di vista giuridico, secondo la normativa vigente, ogni cittadino non comunitario, per fare richiesta d'asilo deve essere presente sul territorio dello Stato a cui lo chiede. Non è previsto che si possa fare la richiesta d'asilo dall'esterno del Paese. Quindi – spiega Hein – è necessario che Snowden venga in Italia, faccia la richiesta alla Commissione Territoriale che valuterà se ci sono le condizioni".

Il Direttore del CIR ricorda un precedente."Molto tempo fa, dei rifugiati statunitensi chiesero asilo in Svezia perche' renitenti alla leva, non volendo andare a combattere in Vietnam".

"Non ho elementi per capire se ha commesso reati secondo la normativa penale Usa. Sarà la giustizia americana a giudicarlo. Certo che, dopo quello che abbiamo visto a Guantanamo si possono nutrire dubbi su quanto la giustizia americana sia conforme agli standard dei diritti umani'', conclude Hein.
 

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