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Caso Suarez, i contenuti della prova erano stati “preventivamente comunicati”

Caso Suarez

Roma, 4 dicembre 2020 – Finalmente è emersa la verità sul caso Suarez: erano stati “preventivamente comunicati” i contenuti della prova “farsa” per la conoscenza della lingua italiana al calciatore. Questo, ovviamente, è servito a “predeterminare l’esito e il punteggio dell’esame”. E così far “corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus”. Il tutto “con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l’Università”.

Caso Suarez, sospesi i vertici dell’Università per Stranieri di Perugia

Il tutto è venuto a galla grazie agli ulteriori accertamenti condotti dalla Guardia di finanza coordinata dalla Procura di Perugia. Le indagini hanno consentito di “comprendere come nei primi giorni del mese di settembre 2020, la dirigenza del club torinese si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per “accelerare” il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez“. E così anche di “ipotizzare nuove ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dagli appartenenti all’Università per Stranieri di Perugia”, si legge nella nota del procuratore di Perugia Raffaele Cantone.

A causa degli elementi scoperti dalla Gdf è stata ora sospesa per otto mesi dall’esercizio del pubblico ufficio la rettrice dell’Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli. Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza le ha notificato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva. Lo stesso provvedimento è toccato al direttore generale Simone Olivieri, alla professoressa Stefania Spine e al componente della commissione “Celi Immigrati”, il professore Lorenzo Rocca. Sono ipotizzati, al momento, anche la violazione del segreto d’ufficio finalizzata all’indebito profitto patrimoniale e falsità ideologiche in atti pubblici.

Indagati anche i dirigenti della Juventus

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, poi, sembra che nel registro degli indagati ci sia anche il nome di Fabio Paratici. Il dirigente della Juventus, infatti, pare abbia chiesto aiuto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli per favorire l’esame del calciatore. Secondo il noto quotidiano, poi, il ministro, una volta interrogato, avrebbe ammesso di aver procurato al dirigente bianconero il contatto di Bruno Frattassi, capo di Gabinetto del ministero dell’Interno. Proprio per questo si dice che il Caso Suarez abbia toccato anche i vertici istituzionali. Paratici, poi, pare che abbia reso false informazioni ai PM. Ma non è l’unico indagato: con lui sembrano esserci iscritti, ad altro titolo, anche Luigi Chiappero e Maria Turco, legali della Juventus.

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