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CASSAZIONE: NO CONTROLLI FRONTIERA PER CHI HA VISTO SCHENGEN

(ANSA) – ROMA, 21 MAR – Niente espulsione per gli stranieri extracomunitari che entrano in Italia in possesso del visto Schengen ma senza sottoporsi ai controlli dei valichi di frontiera. Lo sottolinea la Cassazione che ha annullato il decreto di espulsione adottato dal giudice di pace di Imperia nei confronti di un senegalese che era entrato in Italia col visto di Schengen ma non si era sottoposto al controllo di frontiera per farsi mettere il timbro di ingresso sul passaporto o per ottenere il visto. Contro l’espulsione lo straniero ha protestato in Cassazione e la Suprema corte gli ha dato ragione in quanto – dicono i magistrati di legittimità – "qualora lo straniero sia in possesso di regolare documentazione per fare ingresso in Italia, la previsione di espulsione correlata alla sottrazione ai controlli di frontiera, e cioé al fatto dell’introduzione senza che lo straniero abbia sottoposto la sua regolare documentazione di accesso alla verifica del personale di polizia addetto ai valichi, non è integrata dalla mancata apposizione del visto o timbro di ingresso sul passaporto". Il timbro – aggiunge piazza Cavour – "rileva" solo per tenere il conto degli otto giorni utili al fine di chiedere il permesso di soggiorno. "Il possesso del visto Schengen da parte del cittadino extracomunitario presente nel territorio italiano – osserva la Cassazione – lascia presumere (salvo specifica prova del suo ingresso clandestino ovvero con falsificazione dei documenti) che lo straniero abbia fatto legittimo ingresso nello Stato, sottoponendo, alla verifica da parte del personale addetto ai valichi di frontiera, la propria documentazione di accesso, rimanendo peraltro aperto l’ulteriore problema della mancanza di un titolo di soggiorno", rilevante ai fini dell’ipotesi di espulsione non per l’ipotesi di sottrazione al controllo ma per mancanza di un lavoro stabile o di un legame familiare. Così la Cassazione ha stracciato il decreto di espulsione del senegalese e ha condannato la Prefettura di Imperia a pagare le spese di giustizia pari a 1.800 euro. (ANSA).2007-03-21 15:08

(21 marzo 2007)

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