Napoli – 15 luglio 2014 – “La rivolta dei neri è un campanello d’allarme per tutta l’Italia. Castel Volturno è una polveriera, come ve ne sono altre nel nostro Paese, pronta ad esplodere”.
È la previsione di Mario Borghezio, che con le tensioni di questi giorni tra i italiani e immigrati torna a interessarsi alle sorti del comune del casertano. Profondo sud, certo, che però alle Europee del 2009 regalò alla Lega Nord oltre l’8% dei consensi, calati a 0,8% alle elezioni dello scorso giugno.
Oggi Borghezio, intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, dice di essere “dalla parte dei poveri italiani”. “La nostra economia – aggiunge – non è in grado di sostenere l’arrivo continuo di questi africani, le guerre tra poveri scateneranno il putiferio e ci ritroveremo con dieci, cento Castel Volturno in tutto il Paese”.
Secondo il leghista, “quelle decine di migliaia di immigrati non sono venuti qui per lavorare. Non ne sappiamo nulla: non conosciamo il loro profili anagrafici, permangono sul nostro suolo pur non avendo un lavoro e quasi tutti sono reclutati dalla criminalità organizzata”.
Cosa propone Borghezio? “Non vi sono altre soluzioni oltre a quella di svuotare questo bubbone con una operazione incisiva : individuare tutti quei soggetti che non hanno alcun titolo per rimanere sul territorio italiano ed espellerli in massa”. E intanto bisognerebbe“dichiarare immediatamente lo stato di emergenza nazionale per motivi di ordine pubblico”.