Roma, 12 dicembre 2012 – Un soldato con un turbante di guardia davanti a Buckingham Palace: è questa l'immagine simbolo del censimento 2011 per Inghilterra e Galles. Un decennio di immigrazione crescente ha reso il Paese, e soprattutto la capitale, sempre più multietnico e multireligioso. I numeri sono chiari: a Londra, per la prima volta, la popolazione bianca è diventata una minoranza e, sempre per la prima volta, in tutta l'Inghilterra e il Galles i "bianchi" sono scesi a 48 milioni, pari all'86% dal 94% di venti anni fa.
Lo scorso anno 7,5 milioni di persone residenti erano nate all'estero, pari al 13% dei 56,1 milioni di abitanti, mentre dieci anni fa rappresentavano il 9%. Anche il numero dei cristiani è diminuito in Inghilterra e Galles, percentualmente del 12%, pari a 4 milioni di unità, dai 37,3 milioni del 2001 ai 33,2 milioni del 2011.
La più estesa comunità religiosa dopo i cristiani sono i musulmani, con il 4,8% del totale (erano l'1,8% dieci anni prima). La regione di Londra è la più multietnica del Paese ed è la prima regione dove i cittadini britannici bianchi sono diventati una minoranza: più di un terzo dei residenti nella capitale sono nati all'estero e un quarto non sono cittadini britannici.
Il censimento rileva anche che la popolazione meticcia è raddoppiata e ha toccato un milione per la prima volta. A Londra 102mila persone sono euro-asiatici, 119mila euro-afrocaraibici, 119mila di altre unioni, 542mila indobritannici.