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Censimento. I Comuni fanno marcia indietro e assumono immigrati

Dopo il parere dell’Unar e le sentenze dei tribunali,  modificati i bandi per reclutare personale. Ultimi giorni per presentare le domande

 

Roma – 2 settembre 2011 – Il prossimo ottobre partirà il censimento generale della popolazione, per scoprire quanti, e come, vivono in Italia. È un’operazione gigantesca, alla quale potranno partecipare anche i lavoratori stranieri.

I Comuni hanno iniziato prima dell’estate  a reclutare il personale che girerà casa per casa a fare le interviste o che coordinerà questo tipo di operazioni. Molti di quei bandi tagliavano però fuori gli immigrati, richiedendo la cittadinanza italiana o comunitaria in base a una controversa interpretazione delle leggi sull’accesso al pubblico impiego.

Poi sono arrivati il parere dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e le sentenze dei tribunali di Milano e Genova a sancire che una scelta di questo tipo è discriminatoria, quindi illegale, così i Comuni hanno fatto marcia indietro. A Milano, a Roma,  a Torino e in tante altre città i bandi sono stati riaperti, ovviamente senza il requisito della cittadinanza.

Chi è interessato si informi presso il suo Comune, anche via internet, per scoprire come presentare la domanda. È il caso di sbrigarsi, i termini scadono nei prossimi giorni.

Elvio Pasca

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