Roma – 5 ottobre 2012 – Entro la fine dell’anno il Viminale dovrebbe essere in grado di fornire una serie di indicazioni che consentano di migliorare il funzionamento dei Cie, frutto del lavoro portato avanti dal Tavolo tecnico voluto dal ministro, Annamaria Cancellieri.
A esprimere l’auspicio è il sottosegretario all’Interno, Saverio Ruperto, che sta portando a termine un giro di visite ai centri in tutta Italia. “Il Tavolo dovrà confrontarsi su contenuti concreti, per questo tra le varie iniziative di confronto sono state organizzate visite presso i i centri immigrati”, spiega all’Adnkronos Ruperto, che la prossima settimana sarà in Sicilia, a Lampedusa, Trapani e Mineo. Poi con Milano il ‘tour’ sarà completo.
“Non si tratta di una radicale riforma del sistema dei Cie” chiarisce Ruperto, e soprattutto “l’analisi non riguarda le questioni a monte, di legislazione e di scelte politiche”. Piuttosto “l’obiettivo e migliorare la situazione organizzativa e gestionale, dando uniformità alle varie prassi che si sono stabilizzate nei centri”. Per l’organizzazione dei Cie “ci sono linee guida del ministero, ma è passato tempo ed è necessario aggiornarle”, ricorda il sottosegretario all’Interno.
Tra gli aspetti su cui concentrare l’analisi, soprattutto quelli relativi alla “sicurezza, sia degli ospiti sia chi lavora nei Cie”. Poi “offrire servizi di livello adeguato agli immigrati ospitati. Quello dell’assistenza medica è ad esempio un tema a cui si dedica molta attenzione”. Infine la questione della mobilità: “in alcuni centri i giudici possono svolgere le udienze, che ovviamente e’ una grande facilitazione, piuttosto che trasferire gli immigrati”, sottolinea Ruperto.
Altri aspetti “riguardano situazioni ambientali: un centro lontano dalle grandi città ha difficolta’ nell’identificazione degli immigrati, per la lontananza da rappresentanze diplomatiche”. Dunque il tavolo lavora per “prendere le prassi migliori, e riproporle all’interno degli altri centri”.