Roma – 27 marzo 2012 – “Io sono del parere che voi dobbiate entrare” nei Centri di identificazione ed espulsione, perchè “non abbiamo nulla da nascondere”. Lo ha detto ieri il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, a Bergamo a margine di un incontro in Camera di Commercio, riferendosi all’accesso dei giornalisti nei Cie.
La stessa Cancellieri, qualche mese fa, ha eliminato le restrizioni imposte dal suo predecessore Roberto Maroni, firmando una direttiva a tutti i prefetti che consente ai rappresentanti degli organi di informazione l’accesso ai centri. Questo, però, non è immediato: va autorizzato di volta in volta dal ministero dell’Interno e può essere negato per motivi di ordine pubblico e sicurezza.
Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Roberto Natale, chiede “il lavoro giornalistico possa svolgersi senza tutti quegli ostacoli e quelle discrezionalita’ che, nelle scorse settimane, hanno reso molto difficoltosa, e talvolta impedito, l’attivita’ dei colleghi. I giornalisti che chiedono di entrare nei Cie devono avere risposte in tempi brevi, poter incontrare i migranti, fare interviste, avere dai responsabili dei Centri i dati anche finanziari sul funzionamento delle strutture”.
“Altrimenti – sottolinea Natale – il diritto di accesso rischia di restare una pura enunciazione di principio. La Fnsi – che insieme all’Ordine dei giornalisti e a tante associazioni della societa’ civile aveva promosso nei mesi scorsi la campagna ‘LasciateCIEntrare’ – auspica che il ministro Cancellieri voglia prontamente rimuovere gli impedimenti al pieno esercizio del diritto-dovere di informare”.