Roma – 4 febbraio 2014 – L'Italia ''è impegnata in questo frangente a considerare la possibilita' di rivedere la disciplina dei tempi di permanenza all'interno dei centri di identificazione ed espulsione (Cie) e ad innalzare gli standard qualitativi dell'accoglienza''.
Lo ha ribadito oggi a Strasburgo il viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, in un’audizione davanti alla commissione Migrazione dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (Pace), organismo internazionale impegnato nella difesa dei diritti umani, del quale fanno parte 47 paesi del Vecchio Continente..
Tra le altre cose, il numero due del Viminale ha detto anche che ''i temi migratori e, in particolare, il rapporto tra Europa e Paesi di origine e transito saranno punti caratterizzanti la Presidenza italiana dell'Unione europea nel secondo semestre dell'anno''. In particolare, una delle priorità sarà la “lotta alla tratta di esseri umani”.
''Nel 2013 – ha ricordato il viceministro dell’Interno – le forze di polizia italiane hanno arrestato 200 persone tra scafisti, organizzatori e basisti ed hanno sequestrato 158 natanti''. Naturalmente, ''tutte le imbarcazioni in difficolta' con migranti di cui le autorita' italiane hanno acquisito conoscenza, o per diretto avvistamento, o per effetto di richieste d'aiuto, sono state soccorse''.
Nel corso dell’audizione Bubbico ha parlato anche della nomina di Cècile Kyenge a ministro dell’Integrazione, definendola “significativa”.