(ANSA) – MILANO, 11 APR – Circa il 20% degli iscritti della Cgil, ovvero uno su cinque, è immigrato: lo ha spiegato Morena Piccinini, segretario confederale, partecipando alla giornata conclusiva della prima conferenza regionale dei migranti, organizzata in Lombardia dal sindacato. Secondo Piccinini, la conferenza, che procede l’appuntamento nazionale sull’immigrazione di giugno, "dice alla Cgil e ai lavoratori italiani e stranieri che nessuno può pensare che il fenomeno sia passeggero. Per questo dobbiamo costruire un sindacato multiculturale che sappia ascoltare gli elementi che lo compongono". In Lombardia gli iscritti alla Cgil non italiani sono circa il 10% (comunque su un numero molto considerevole di iscritti), con punte del 25% però – ha spiegato il segretario generale regionale Susanna Camusso – in settori come l’edilizia, l’agricoltura e anche il commercio. "La maggior parte degli stranieri – ha sottolineato Piccinini – sono qui da tanti anni, lavorano, pagano le tasse e devono avere gli stessi servizi dei cittadini italiani a partire dai diritti legati alla cittadinanza". E per questo serve un cambiamento "radicale" della legge nazionale e anche regionale. "Ad esempio – ha spiegato – la Bossi Fini è frutto di una cultura del controllo, del sospetto e anche della sopraffazione. E’ improntata allo scontro di civiltà".(ANSA). KUK/2007-04-11 15:36
(11 aprile 2007)