Roma, 6 settembre 2011 – “Il prelievo fiscale sulle rimesse degli immigrati mette sullo stesso piano governo e caporali”.
E’ il duro commento del dipartimento Immigrazione della Cgil sull’ipotesi di inserire nella manovra la tassazione delle rimesse degli immigrati, ribadendo la sua assoluta contrarieta’ sulla misura “in quanto particolarmente vessatoria nei confronti degli immigrati che portano gia’ troppi pesi”. La Cgil denuncia l’intenzione del governo di “voler infierire ulteriormente sulla dura condizione dei lavoratori stranieri presenti in Italia” perche’ “in un sistema che vede gli immigrati percepire retribuzioni minorate del 30% a parita’ di lavoro rispetto ai colleghi autoctoni, mentre un’altra grossa parte degli stranieri alla merce’ dei caporali patisce forme di sfruttamento talvolta non dissimili dalla schiavitu'”.
“La tassa sulle rimesse contemplata dal Governo – conclude il sindacato – non si discosta dalla brama che caratterizza i caporali per i quali ogni pretesto e’ buono per spillare un po’ di soldi ai lavoratori immigrati”.