"E’ contro la discriminazione per nazionalità" MILANO, 10 aprile 2009 – La Cgil di Milano ha depositato ieri al Tar della lombardia un ricorso volto ad ottenere l’estensione del ”buono famiglia” anche a quella parte di stranieri regolarmente residenti in Lombardia e ingiustamente penalizzati.
Il ricorso, spiega l’avvocato Vittorio Angiolini ”è contro la discriminazione per nazionalità: non ha senso che, per aiutare una famiglia bisognosa, venga richiesto solo alle famiglie straniere di possedere già un reddito sufficiente al mantenimento della famiglia stessa. Nè ha senso il richiedere ad un cittadino straniero di risiedere nella regione da almeno 5 anni, quando lo stesso requisito non viene richiesto ai cittadini italiani ne’ agli stranieri comunitari".
"Va anche chiarito, aggiunge l’Avvocato, che le dichiarazioni della Regione tese a dividere e mettere l’una contro l’altra famiglie italiane e straniere non hanno fondamento: chi comunque ha già regolarmente chiesto il buono famiglia ha già acquisito un diritto, che non può essere tolto. il ricorso della Cgil, se accolto, potrà solo estendere il diritto a chi è stato ingiustamente escluso”.