Roma – 8 marzo 2013 – A Francesco Bellentani, segretario della Lega Nord a Nonantola, in provincia di Modena, non è proprio andato giù che due nuovi italiani siano entrati in Parlamento. Per lavare quell’onta è pronto a farsi saltare in aria, insieme a una ventina di immigrati.
Mercoledì il leghista, come segnalato dal blogger Daniele Sensi, ha postato sulla sua pagina Facebook un articolo dedicato ai due neodeputati del Pd Khalid Chaouki e Cècile Kyenge Kashetu (tra l’altro sua concittadina), commentando “grazie italiani”. Poi ha partecipato alla discussione scatenata tra i suoi amici, che a quanto pare hanno idee molto simili alle sue.
Quando una di queste dice “ci stiamo a autodistruggendo”, Bellentani avvisa: “manca pochissimo”, “lo so e nessuno fa niente” ribatte lei, lui chiosa: “con la scusa dell’integrazione!”. “Questi non integrano, vogliono far integrare noi” commenta la stessa amica, aggiungendo che sta pensando al “suicidio come suluzione ultima”.
Ma perché levare semplicemente il disturbo? Autodistruzione per autodistruzione, suicidio per suicidio, Bellentani ha un’idea migliore e la propone alla sua motivatissima cricca: “Dovremmo fare i kamikaze giapponesi livello 2 guerra mondiale. Prima del gesto estremo, ucciderne minimo 20 di loro”.
Anzichè Bellentani, scoppia il caso (inizialmente si diffonde anche la voce che quei commenti fossero andati in onda su Radio Padania) e fioccano i messaggi di solidarietà per Chaouki e Kyenge e le condanne per le parole di leghista. Il ministro dell’Integrazione Andrea Riccardi chiede anche che l’Ufficio Nazionale Antirazzismo apra un’istruttoria. In serata, il Carroccio si dissocia.
"La Lega Nord e' un movimento democratico che parte dal basso, dalla volonta' del Paese, quindi degli elettori. Per questo la Lega si dissocia in pieno dai commenti lesivi della dignita' dei neo eletti parlamentari Pd mossi a titolo personale da un esponente del Carroccio", scrive, in una nota, il segretario provinciale modenese, Riad Ghelfi. "Si tratta di attacchi del tutto inaccettabili che nulla hanno a che vedere con la linea politica della Lega Nord”.
EP
Leggi anche:
"Leghisti brava gente", viaggio negli orrori del Carroccio