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Chavez: “No direttiva Ue sui rimpatri o stop al greggio”

Il Presidente venezuelano minaccia i paesi europei che procederanno all’espulsione degli immigrati illegali

Caracas – 20 giugno 2008 – La direttiva sui rimpatri, approvata mercoledì scorso dal parlamento di Strasburgo, sta provocato il malcontento di numerosi governi extra Ue. Dopo i moniti, oggi è arrivato anche il primo "out out". Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha minacciato di non fornire più petrolio ai paesi europei che applicheranno la direttiva sulla espulsione degli immigrati illegali.

"Il nostro petrolio non dovrà andare ai paesi Ue", ha dichiarato Chavez in una conferenza stampa, aggiungendo che, come gli europei decidono di rimandare indietro i clandestini, i paesi latino americani dovrebbero decidere di ritirare i loro investimenti.

Chavez si riferiva appunto alle misure restrittive approvate dal parlamento europeo che – tra l’altro – prevedono la detenzione fino a 18 mesi di chi non ha un regolare permesso di soggiorno. A tale direttiva si erano già opposti 44 governi di paesi terzi. In particolare, il presidente della Bolivia, Evo Morale Ayma, ha fatto sentire la sua voce attraverso una lettera aperta, piena di risentimento e dispiacere.

E dall’Ue non sono tardate le reazioni. Javier Solana, alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, ha definito oggi "assolutamente sproporzionata" la minaccia del presidente venezuelano Hugo Chavez.

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