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Cicchitto (Pdl) sul Papa: “Una cosa è predicare, l’altra governare”

"Lo Stato non può abbassare la guardia di fronte all'immigrazione clandestina. Kyenge non operi forzature sulla riforma della cittadinanza"

Roma – 9 luglio 2013 – Una cosa è predicare, l'altra è governare. Così Fabrizio Cicchitto, deputato del Popolo della Libertà e presidente della commissione Esteri della Camera, commenta così il messaggio lanciato ieri da papa Francesco nella sua omelia a Lampedusa.

"Il Pontefice ha sviluppato una riflessione di alto profilo su uno dei piu' grandi drammi del mondo contemporaneo, l'immigrazione", riconosce Fabrizio Cicchitto sottolineando pero' che "un conto e' la predicazione religiosa, altro conto pero' e' la gestione da parte dello Stato di un fenomeno cosi' difficile, complesso e anche insidioso, per di piu' segnato dall'intervento di gruppi criminali, qual e' l'immigrazione irregolare che proprio a Lampedusa ha, per cio' che riguarda l'Italia, uno snodo fondamentale".

"Uno Stato degno di questo nome – sottolinea allora l'esponente Pdl – non puo' abbassare la guardia perche' rischia di diventare soggetto passivo di operazioni assai dure e pesanti nell'assenza piu' totale di una solidarieta' internazionale. Di conseguenza, anche in questa circostanza, va affermata – ribadisce – una ragionevole, non oltranzista, ma seria e reale autonomia dello Stato dalla Chiesa".

"In questo quadro – conclude – e' auspicabile che il ministro Keynge non operi forzature unilaterali rispetto a posizioni assai diverse sul tema immigrazione: le tematiche riguardanti ius sanguinis e ius soli possono essere superate solo attraverso mediazioni assai impegnative che richiedono un lavoro politico attento e serio".

"Ci sorprende il maldestro tentativo di Fabrizio Cicchitto di teorizzare un cattolicesimo a targhe alterne. Papa Francesco e la Chiesa parlano certamente alle anime, e fino a prova contraria, anche chi ha incarichi di governo o siede in Parlamento ha un’anima e soprattutto delle responsabilità nei confronti di tutta la collettività" commenta Khalid Chaouki, deputato e responsabile Nuovi Italiani del Partito Democratico .

"Confondere immigrazione, rifugiati e criminalità è un film già visto in questi anni di politica ‘cattivista’ che oggi mostra il suo evidente fallimento. Invitiamo quindi Cicchitto – dice Chaouki – ad evitare superficiali accostamenti e a chiedere invece, insieme a noi, un impegno serio per garantire la tutela dei diritti umani, questi sì prioritari, per uno Stato degno di questo nome".

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