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Cinema. “Lo sguardo clandestino” sul grande schermo

A Palermo, festival cinematografico sul tema dell’immigrazione. Proiezioni, dibattiti, eventi…

Palermo – 7 maggio 2009 – Gli immigrati sbarcati a Lampedusa, i rifugiati politici del centro Baobab di Roma, storie di rifiuto e di integrazione, di violenza e di riscatto si intrecciano nella prima edizione del Cinesicilia Film Festival. La kermesse cinematografica, intitolata “Lo sguardi clandestino”, verrà inaugurata venerdì 9 maggio, alle 10.30, ai Cantieri culturali della Zisa di Palermo per proseguire fino a domenica 11.

Per tre giorni, quindi, le ex officine Ducrot torneranno ad aprirsi alla città, dalle 10 del mattino a mezzanotte, per proiezioni, dibattiti, eventi a ingresso libero. Il Festival diretto dal giovane regista Luciano Accomando vedrà alternarsi i venti cortometraggi e le sette sceneggiature selezionati tra giovani artisti della cinepresa, che hanno partecipato al concorso lanciato sul tema. Spazio sarà dedicato anche agli incontri con registi, operatori cinematografici e intellettuali sui temi dei nuovi linguaggi, delle comunità straniere in Italia, della ”differenza” come spunto di ispirazione e di arricchimento.

Cinque le sezioni: scuole di primo grado, di secondo grado, indipendenti under 25, over 25, sceneggiature. A proclamare i vincitori sarà una commissione di esperti.

”Il tema del Festival – dice l’assessore regionale ai Beni culturali della Sicilia, Antonello Antinoro – vuole riportare all’attenzione la necessità di riaffermare la cultura della solidarietà, valore fondamentale in un momento storico come questo e soprattutto in una terra come la Sicilia che ha sempre dimostrato di essere generosa e vicina nei confronti dei tanti disperati che sbarcano sulle nostre coste”.

”Finora l’Isola è stata uno straordinario set scelto da registi di tutto il mondo per i suoi paesaggi e per la sua luce – spiega il presidente di Cinesicilia, Sergio Gelardi -, la nostra sfida è quella di farne un luogo di produzione cinematografica e di fermento creativo”. Il direttore artistico, Luciano Accomando, aggiunge: ”Nel Canale di Sicilia sono morte negli ultimi dieci anni più di tremila persone, questo Festival è dedicato a loro”.

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