14 GENNAIO 2013 – ''Il tema della migrazione torni all'attenzione del Parlamento''.
Lo ha dichiarato Laura Boldrini, ex portavoce dell'Onu per i rifugiati e oggi candidata nelle liste di Sinistra Ecologia Liberta' alle prossime politiche.
''Si parta con la riforma della legge sulla cittadinanza – ha proseguito Boldrini – in modo da consentire l'inclusione di chi nasce, vive, studia e lavora in Italia''. Ma va modificato anche l'intero impianto della normativa in materia di immigrazione: ''Bisogna superare la Bossi-Fini' cosi' come il pacchetto sicurezza. L'attuale legislazione non ha in alcun modo facilitato il processo di integrazione e oggi assistiamo al dilagare dello sfruttamento e degli abusi su migranti e rifugiati, oltre ad un aumento esponenziale dei casi di razzismo e xenofobia".
''Valorizzare la figura del migrante vuol dire comprendere la mobilita' contemporanea e gestire con realismo e serenita' un fenomeno naturale del processo di globalizzazione. I migranti, come sottolineato oggi dal pontefice all'Angelus, sono portatori di speranza. La nostra societa' – ha concluso Boldrini – ha bisogno anche di questo".
30 MAGGIO 2012 – "Dov'e' l'emergenza immigrati in Europa? Dove in un anno sono state presentate 277mila domande d'asilo di profughi arrivati? L'85 % dei rifugiati vive nel Sud del mondo, nei paesi confinanti".
Lo ha detto Laura Boldrini, portavoce dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), intervenuta oggi al seminario sull'applicazione delle linee guida della Carta di Roma a tutela dei migranti, in corso nella sede dell'Ordine dei giornaisti di Sicilia e organizzato dall'Assostampa, dalla Fnsi e Unar.
"Sono appena rientrata dal piu' grande campo di rifugiati al mondo, al confine tra Kenya e Somalia, che ospita 500mila rifugiati – ha detto Boldrini- Ne contiene piu' dei 27 stati dell' Unione europea,dove e' allora l'emergenza in Europa? C'e' piuttosto allarmismo, dove la stampa rischia di diventare una cassa di risonanza tra razzismo e xenofobia''.
''L'ultimo rapporto Onu sulla mobilita' parla di 214 milioni di migranti, il 3% della popolazione globale – dice ancora Laura Boldrini – Oltre il 35 per cento di loro, pero', va da Sud a Sud del mondo, come Brasile, o paesi del Golfo. Il fenomeno degli arrivi via mare va visto in modo globale, altrimenti si fa una ragioneria dei numeri che è fuorviante''.
La portavoce dell'Onu per i diriritti dei rifugiati non risparmia le critiche alla politica che "troppo spesso ha lavorato sulla paura per ottenere consenso e le parole sbagliate avvelenano il pozzo". E avverte anche la stampa che "ha la responsabilita' di riportare correttamente i dati. Ho visto su Lampedusa una stampa che riportava solo dati senza analisi". Poi sui richiedenti asilo: ''Se proteggiamo i pentiti di mafia – ha detto – abbiamo il dovere di proteggere chi e' perseguitato ed e' a rischio perche' vive in un regime".
7 NOVEMBRE 2011 – L’atteggiamento dell’Europa verso la Primavera araba è ambiguo. Da un parte si plaude alla conquista di democrazia dei Pesi che si affacciano sulla sponda sud del mediterraneo, dall’altro si grida all’invasione e ci si è rimpalla il problema dei profughi.
Lo ha sottolineato Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, intervenendo sabato a Roma alla manifestazione del Partito Democratico.
“In Libia – ha sottolineato Boldrini – 1 milione e 300mila persone sono fuggite verso i Paesi confinanti, mentre hanno attraversato il Mediterraneo 28mila persone, meno del 2% di quelli in fuga. Ciò testimonia che in Italia non si è abbattuto nessuno “tsunami umano” ma solo una fuga fisiologia in tempi di guerra”.
In Europa, però, “mentre c’è stato entusiasmo verso un movimento che si ribellava alla mancanza di libertà e di prospettive future, di contro c’è stato molto timore rispetto ai flussi migratori, in particolare riguardo a quello dei tunisini. Abbiamo assistito – ha ricordato la portavoce dell’Unhcr – a tensioni tra Stati, ping-pong di responsabilità e qualcuno ha addirittura suggerito di rivedere il Trattato di Schengen”.
“Quello che è emerso – ha concluso Boldrini – è il bisogno di una maggiore condivisione europea delle tematiche migratorie, nel rispetto delle Convenzioni e delle normative internazionali concepite 60 anni fa nel cuore dell’Europa stessa”.
2 AGOSTO 2011 – ''Auspichiamo che il governo investa sui programmi di rimpatrio volontario, assistito con degli incentivi. Cosi' che tutti quelli che vengono da altri Paesi che non hanno bisogno di protezione perche' non sono perseguitati, possano tornare dignitosamente nei propri Paesi di origine''.
Lo dice oggi Laura Boldrini, portavoce dell'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati, in un'intervista a 'il Riformista'.
''Ad oggi – sottolinea Boldrini – in Italia dalla Libia sono arrivati 23.000 cittadini subsahariani in fuga dal conflitto. Sono meno del 2 per cento del totale di 1 milione e 300 mila persone che sono fuggite dalla Libia attraverso i confini terrestri, principalmente Egitto e tunisia. L'onore dell'immigrazione – rimarca – lo stanno sostenenendo soprattutto i Paesi poveri. L'80 per cento dei fuggitivi viene aiutato dal Sud del mondo''.
E a chi le chiede se l'Europa si defili, il portavoce dell'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati replica: ''Nel 2010, i 27 Paesi della Ue hanno accolto la richiesta di asilo solo di 74.000 rifugiati. Mentre a Dadaab in Kenia ne ospitano 400.000. La politica europea – conclude Boldrini – sembra avere altre priorita'''.
12 MAGGIO 2011 – "Dalla Libia sono scappate 750 mila persone e soltanto 11 mila di queste sono sbarcate sulle coste siciliane. Molti di loro si sono rifugiati tra la Tunisia e l'Egitto, ma e' molto probabile altre migliaia di profughi si metteranno in viaggio per raggiungere le nostre coste".
E' l'allarme lanciato da Laura Boldrini, portavoce dell'Alto commissariato per i rifugiati Onu (Unhcr), in questi giorni a Lampedusa.
"È importante fare chiarezza sul fatto che nel Mediterraneo ci sono due flussi migratori paralleli, uno di carattere economico che arriva dalla Tunisia e l'altro dalla Libia con persone in fuga da un paese in guerra” ha aggiunto Boldrini. “Non ci dobbiamo affatto meravigliare che in Italia siano arrivate 11 mila persone, e' solo una minima parte dei migranti scappati dal paese di Gheddafi. Si tratta di persone che rischiano la vita nel Mediterraneo".
Ecco perche', secondo il portavoce Onu, "e' importante che si continui nell'accoglienza, cosi' come si sta facendo. Le persone vanno accolte, se il flusso dovesse diventare massiccio sarebbe auspicabile dare una protezione temporanea ai profughi per poi stabilire le condizioni, persona per persona".
Secondo quanto spiegato dalla stessa Boldrini, "i paesi piu' colpiti dall'emergenza guerra in Libia sono la Tunisia, l'Algeria, l'Egitto e il Niger. questi paesi stanno facendo fronte a questa ondata d'urto di profughi". Auspica, quindi, "una maggiore solidarieta' tra gli stati europei. Fino ad oggi ogni Stato ha agito da se, mi auguro che da adesso si cambi". Ma ha anche ribadito che l'Italia "e' in grado di fare fronte a questa ondata migratoria".
La portavoce ha spiegato anche che "sta cambiando la dinamica del flusso migratorio proveniente dalla Libia, gli immigrati vengono mandati allo sbaraglio. Alcuni migranti ci hanno raccontato che dopo aver visto il naufragio proprio davanti alle coste della Libia non volevano più partire ma sono stati costretti dagli uomini armati".
"È una situazione che non si può più tollerare – esorta Boldrini – i profughi vengono mandati a bordo di imbarcazioni sempre più grandi e spesso affidate a persone senza alcuna esperienza. E' una sorta di roulette russa. queste persone vengono mandate in balia della sorte con il rischio di perdere la vita".
"È doveroso che si capisca che non si può più aspettare la chiamata di soccorso per aiutare i profughi sui barconi nel Mediterraneo. Con la nuova dinamica del flusso migratorio le persone sono più a rischio -ha aggiunto – sono a bordo di barconi stracolmi quindi e' importante un meccanismo di coordinamento. Appena un barcone viene intercettato, va soccorso, soltanto così si possono evitare altre tragedie come quelle accadute di recente con centinaia di morti in mare per i mancati soccorsi”.
18 GIUGNO 2010 – ''Se nell'immaginario collettivo vengono percepite come minaccia proprio quelle persone che sono vittime di conflitti e di violazioni dei diritti umani, si tratta di un equivoco che non va alimentato. La sicurezza è un diritto di tutti. Ed e' fondamentale che le persone in fuga da situazioni di guerra, violenza, persecuzione individuale dove sicurezza non c'e', possano poi accedere a una procedura d'asilo e ottenere protezione''.
Lo sottolinea Laura Boldrini, portavoce dell'Unhcr in una intervista a 'Left' in edicola oggi, dove spiega le ragioni che hanno spinto a dedicare la Giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno al tema 'Home, un luogo sicuro per ricominciare'.
''Il respingimento – continua – e' un istituto previsto dall'ordinamento italiano ma con garanzie per la sua attuazione. Si richiede, infatti, che sia dato accesso al territorio e che ci sia un'identificazione; se poi le persone non fanno domanda d'asilo possono ricevere un decreto di respingimento a fronte del quale, pero', possono anche fare ricorso.
A noi preoccupa – dice – quando l'azione e' invece compiuta in alto mare, senza identificazione, senza possibilita' di appello alle decisioni o, ancora, ogni qualvolta l'apposizione della misura venga fatta indistintamente senza sapere chi sono queste persone ne' il motivo alla base della loro fuga. Questo – osserva – e' il respingimento che non puo' essere accettato perche' non e' su base individuale e non consente di fare una domanda d'asilo''.
28 DICEMBRE 2009 – La portavoce dell'Unhcr, l'Alto commissariato Onu per i rifugiati, Laura Boldrini è "italiano dell'anno" per il settimanale cattolico Famiglia Cristiana.
La scelta è caduta all'unanimità sulla Boldrini per "il costante impegno, svolto con umanita' ed equilibrio, a favore di migranti, rifugiati e richiedenti asilo. E, soprattutto, per la dignita' e la fermezza mostrate nel condannare, l'estate dello scorso anno, i respingimenti degli immigrati nel Mediterraneo; resistendo anche agli attacchi di chi voleva delegittimarla, definendola estremista".
Per il direttore di 'Famiglia Cristiana', don Antonio Sciortino "l'augurio e' che la scelta di Laura Boldrini contribuisca a far prevalere la via dei diritti e dell'uguaglianza di tutti gli uomini, al di la' del colore della pelle, della provenienza e del credo religioso. Appunto, la via dei valori e della civiltà".
Con l'istituzione di questo riconoscimento speciale, spiega ancora Sciortino, "intendiamo spendere l'autorevolezza del giornale, la sua autonomia e liberta' di giudizio unanimemente riconosciute, a servizio di una causa che non consista semplicemente nell'individuare un nome, cui assegnare l'ambito titolo di 'Personaggio dell'Anno'. Ma nel richiamare, piuttosto, l'attenzione dell'opinione pubblica su temi di grande rilevanza e attualita', tramite il volto, la storia e l'impegno di chi, anno per anno, verra' indicato dalla direzione e dai giornalisti di Famiglia Cristiana".
31 AGOSTO 2009 – "Quello che accade e' molto grave". Lo ha detto Laura Boldrini, portavoce dell'Unhcr, l'Alto Commissariato per i profughi, ai microfoni di Cnr-Media accusa l'Italia per l'ultimo respingimento di 75 cittadini somali.
"Sono stati respinti uomini donne e bambini somali che hanno chiesto di poter fare domanda d'asilo – ha proseguito – implorando di non essere rimandati in Libia". "Ma, nonostante fossero ancora a bordo della motovedetta italiana, quindi in territorio italiano – ha sottolineato Boldrini – non gli e' stata data la possibilita' di fare richiesta di asilo. Di fatto, gli e' stato negato un diritto riconosciuto dalle convenzioni internazionali e questo e' molto grave".
26 MAGGIO 2009 – ''Credo che negli ultimi dieci anni la politica e i media hanno dato una fotografia parziale del fenomeno migratorio che e' sempre stato messo in evidenza negli aspetti negativi, cioe' o rispetto alla sicurezza o alla criminalita'. Raramente si e' parlato del fenomeno migratorio in termini positivi, e ce ne sono tanti dal punto di vista sociale, culturale, economico''.
Lo ha affermato Laura Boldrini, portavoce dell'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr), che oggi a Bari ha partecipato alla cerimonia di intitolazione della sala giunta della Regione Puglia, ad Ester Ada, 17 anni, nigeriana in stato di gravidanza, morta ad aprile nelle acque del Mediterraneo, al largo di Lampedusa. La ragazza annego' durante i soccorsi che consentirono a molti altri immigrati di salvarsi a bordo della Pinar, una nave turca che poi li ospito' per alcuni giorni prima che si risolvessero i conflitti di competenza tra Italia e Malta.
''L'immigrazione e' salita alle cronache sempre di piu' quando c'e' una devianza, quindi la gente ha pensato che l'unica realta' dell'immigrazione fosse quella della criminalita' cosa che non e' vera ma che ha condizionato molto la percezione del fenomeno – ha spiegato la Boldrini – Bisognerebbe recuperare il terreno perso, avere un dibattito piu' sereno e far capire che la paura non ci porta lontano, che il mondo e' gia' insieme, che insieme lo vediamo in metropolitana, a scuola, per strada, ovunque. Ma bisogna imparare a starci insieme pero' altrimenti si arriva allo scontro sociale e questo non ce lo possiamo permettere, nessuna societa' puo' permetterselo. Per noi come Alto commissariato Onu per i Rifugiati – ha concluso – conta umanizzare il fenomeno cioe' renderlo nella sua concreta realta', che e' fatta di persone che vorrebbero stare a casa propria se solo potessero''.
25 SETTEMBRE 2008 – Conoscere ed approfondire il tema dell'immigrazione per evitare che ci si concentri solamente su aspetti marginali del fenomeno.
L'invito è stato rivolto dal portavoce dell'alto commissariato Onu per i rifugiati, Laura Boldrini, che ha partecipato a Crotone ad un dibattito sull'immigrazione promosso dal Partito Democratico della Calabria. Nel corso della serata sono state proiettate anche interviste allo scrittore Andrea Camilleri ed a Howard Buffett, figlio di una delle persone più ricche del mondo. "Immigrazione ed asilo – ha detto Laura Boldrini – sono spesso oggetti di fatti cronaca ma raramente di approfondimento. Bisogna affrontare questo problema in modo più completo. C'é una discrepanza tra la percezione del fenomeno ed il fenomeno stesso che nasce dal fatto che in questi anni politica e media hanno puntato su aspetti marginali come ad esempio la sicurezza". Si è anche discusso del ruolo del centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto dove ci sono "persone richiedenti asilo che sono scappate da guerre e da persecuzioni. Sono poco conosciute perché la gente ha una visione falsata del fenomeno".
3 SETTEMBRE 2008 – "L'esperienza di questi tre comuni della Locride è positiva è deve essere di esempio per gli altri".
Lo ha detto la portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, Laura Boldrini, circa l'arrivo del primo gruppo di immigrati a Riace. "Abbiamo accolto con grande favore – ha aggiunto – questo bell'esempio di collaborazione offerto dai comuni della Locride. C'é stata una risposta in modo da fare sistema e questo per noi é motivo di grande soddisfazione. E' la dimostrazione che l'accoglienza è possibile se si crede in ciò che si sta facendo". "Questa data dai tre comuni della Locride – ha proseguito Boldrini – è una prova di senso dello Stato e ci auguriamo che altri seguano questa strada. Bisogna pensare che queste persone, questi immigrati, sono qui in cerca di sicurezza e protezione. A Riace abbiamo assistito ad uno spettacolo bellissimo quando le persone del luogo e gli immigrati che già vivono in quel comune si sono adoperati per l'accoglienza di coloro che sono arrivati".
10 MAGGIO 2008 – Un immigrato su tre di quelli che sbarcano sulle coste italiane è richiedente asilo e in un caso su cinque otterrà la protezione come rifugiato.
A sottolinearlo é la portavoce dell'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr), Laura Boldrini che, in relazione a possibili nuovi indirizzi in materia di asilo e di respingimento in mare da parte del governo Berlusconi, ricorda come "il Mediterraneo sia sempre più una via per chi cerca protezione internazionale in fuga contro guerre e persecuzioni". A dimostrarlo anche il fatto che "solo il 10% degli irregolari arriva in Italia via mare". "Il modo in cui in Italia sono regolate le procedure di asilo, ricongiungimento e trattenimento dei richiedenti asilo – prosegue Laura Boldrini – è in linea con le norme europee. L'Italia ha recepito recentemente le direttive Ue in materia di asilo con due decreti, su procedure e qualifiche". "Qualsiasi cambiamento o inasprimento delle norme – aggiunge – abbasserebbe gli standard minimi previsti dai trattati internazionali". Anche il contrasto dell'immigrazione clandestina in mare va contro "i diritti dei rifugiati – dice ancora Laura Boldrini – stabiliti dall'art 33 della convenzione di Ginevra del 1951 che decreta il principio del 'non respingimento' verso i Paesi di origine o transito in cui la vita e la libertà del richiedente asilo sia minacciata". Infine, anche la possibile introduzione in Italia del reato di immigrazione clandestina, secondo l'Unhcr, nega il principio stabilito dalla convenzione di Ginevra che stabilisce la non penalizzazione per il rifugiato arrivato illegalmente e senza documenti se si presenta immediatamente a fare domanda di asilo".
Stefano Camilloni