Menu

Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia

in

Cir: “A rischio rifugiati e richiedenti asilo in Italia”

Il Consiglio Italiano per i Rifugiati denuncia tre gravi violazioni negli ultimi giorni. "Garantire riservatezza e fermare i respingimenti" Roma – 25 novembre 2009 – “A rischio la protezione di rifugiati e richiedenti asilo in Italia”. Lo denuncia il Consiglio Italiano per i Rifugiati, segnalando “tre fatti diversi, ma ugualmente gravi” che si sono verificati nei gironi scorsi.

Il 17 novembre, spiega la onlus, “una delegazione di autorità turche ha visitato il Centro per Richiedenti Asilo di Castelnuovo di Porto nella Provincia di Roma, nonostante al suo interno fossero ospitati circa 30 richiedenti asilo turco-curdi”. I curdi si  sarebbero quindi trovati di fronte proprio i rappresentanti del governo dal quale stavano scappando.

Lunedì scorso, denuncia ancora il Cir, “la Questura di Ragusa ha diffuso alla stampa i nominativi e le foto di 8 eritrei arrivati a Pozzallo in uno sbarco di circa 200 persone la scorsa fine settimana, mettendo in grave rischio le persone stesse, ma ancor più i loro familiari rimasti nel paese d’origine. Peraltro non c’era alcuna necessità investigativa di diffondere i dati e le foto perché le persone sono tutte in arresto nel carcere di Modica”.

Infine, martedì mattina “sono giunti a Al Zuwara, Libia, i circa 79 migranti e rifugiati provenienti da Eritrea,Nigeria e altre nazionalità tra di loro anche quattro donne incinte e una bambina di due anni riportati da due motovedette libiche che li hanno intercettati nel fine settimana a circa 50 miglia a Sud di Lampedusa, dopo una segnalazione da parte delle autorità italiane. Le persone a rischio di naufragio dopo 6 giorni in mare avevano infatti richiesto aiuto alle forze italiane”.

“Se viene confermato che l’intercettazione è stato resa possibile grazie ad una segnalazione delle autorità italiane sarebbe la prima volta che la politica dei respingimenti viene “delegata” alle forze navali libiche e fatta operativa in acque non di loro competenza, molto lontano dalle loro acque territoriali e dalla loro zona SAR- Search and Rescue” dice Christopher Hein, direttore del Cir.

“Siamo estremamente preoccupati che in queste varie misure la sicurezza di persone che cercano rifugio in Italia sia messa gravemente in pericolo. Chiediamo al governo di dare istruzioni affinché in ogni caso la riservatezza della procedura d’asilo sia garantita e ribadiamo la nostra contrarietà a questa nuova forma di respingimento in mare che espone rifugiati ad una situazione dove non esiste alcuna garanzia alla loro protezione  ” conclude Hein.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]
Exit mobile version