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CITTADINANZA: AMATO, E’ TEMPO CAMBIARE LEGISLAZIONE

(ANSA) – ROMA, 12 feb – "In tema di cittadinanza è tempo di cambiare la nostra legislazione, che è ancorata ad una nozione superata dai principi su cui è fondata l’Unione europea". Lo ha detto il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, intervenendo al Quirinale ad un incontro con 50 stranieri diventati cittadini italiani. (segue). Il ministro dell’interno, nel suo intervento dinanzi al capo dello Stato Giorgio Napolitano, ai ministri Paolo Ferrero e Livia Turco e a circa 50 stranieri entrati a pieno titolo nella comunità nazionale, ha detto di aver firmato stamani alcuni decreti per la concessione della cittadinanza a persone straniere, "molti di più del numero di stranieri presenti qui oggi", ha precisato. "Il principio della cittadinanza è legato alla volontà di appartenere a una comunità nazionale al di là dell’etnia o della religione" ha spiegato Amato, citando l’esempio della ex Jugoslavia: quando finì la guerra dicemmo a quei popoli che non avrebbero mai messo piede nell’Unione europea se avessero continuato ad ancorare la cittadinanza al principio dell’etnia o della religione". La legge vigente in Italia, secondo il ministro, è "ancorata a principi che riportano all’assimilazione attraverso il legame del sangue o della famiglia. La possibilità di diventare cittadini al di là di questi vincoli è tuttora marginale". Il Parlamento, ha aggiunto, sta lavorando per modificare queste norme, ma "il dilemma – ha precisato Amato – é se gli altri debbano far parte della nostra comunità da ‘inclusi’, ossia con diritti e doveri uguali ai cittadini italiani, o da ‘esclusi’, cioé con diritti e doversi di serie B". "Il governo – ha concluso il ministro – ha presentato un disegno di legge con questo spirito, ci aspettiamo che il Parlamento licenzi una legge sulla cittadinanza all’altezza dei tempi". (ANSA). 2007-02-12 11:41

(12 febbraio 2007)

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