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Cittadinanza. Casini: “Italiano chi nasce in Italia”

Il leader dell’Udc: “Ius soli è scelta di prospettiva”. Ravasi: “Passare da multiculturalismo a interculturalità”

Roma – 7 giugno 2011 – “Il grande tema è l’integrazione necessaria a costruire una società sui valori condivisi di patria e italianità”. In questo senso “riteniamo che lo ‘ius soli’ sia certamente la scelta di prospettiva della società italiana: un bambino che nasce in Italia deve avere diritto alla cittadinanza italiana”.

Lo ha detto ieri il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, a margine del convegno organizzato dalla fondazione Liberal di Ferdinando Adornato sull’integrazione. “Bisogna avere il coraggio di integrare – ha aggiunto – il multiculturalismo ha fallito: ecco perché noi parliamo di interculturalismo”.

Al convegno è intervenuto anche monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. “Ci sono tre modi – ha detto – di rapportarsi al problema dell’integrazione. Il primo è lo scontro di civiltà, che mette la cultura occidentale contro tutte le altre. Il secondo è il multiculturalismo, che è un modello statico nel quale coesistono tanti fondamentalismi accostati l’uno all’altro”.

Ravasi ritiene invece che si debba puntare all’”interculturalità, modello dinamico che suppone confronto e dialogo, anche se comporta tensione. Noi ci dobbiamo battere per questa terza via, ricordando che non è un duello, ma un duetto, ovvero armonia. La terza via è il dialogo”.

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