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Cittadinanza. Casini: “Va data a chi nasce in Italia”

Il leader dell’Udc: "Abbiamo il dovere di integrare le seconde generazioni" Atene – 16 settembre 2008 –  "La democrazia è un obiettivo", va sempre "perfezionata", ad esempio concedendo il "diritto di cittadinanza" agli immigrati di seconda generazione.

Lo ha detto ieri il leader dell’Udc e presidente dell’Unione interparlamentare Pier Ferdinando Casini, parlando davanti al parlamento greco in occasione di una riunione straordinaria per la prima Giornata Mondiale della Democrazia.

Il leader dell’Udc ha avvertito che la democrazia non va solo diffusa ma anche "estesa" perché "non è mai compiuta, non é ‘per sempre’, è un’arte che va costantemente perfezionata". E a tale riguardo ha citato il "dovere morale, oltre che l’opportunità politica e sociale di integrare nelle nostre comunità nazionali gli immigrati di seconda generazione”.

"Mi riferisco – ha spiegato Casini – alla necessità di una trasformazione, in alcuni paesi a cominciare dal mio, delle basi stesse del diritto di cittadinanza riconoscendo il cosidetto ius soli, il diritto legato al luogo di nascita e al legame col territorio"."Trovo che più che il diritto di voto agli immigrati nelle elezioni amministrative e anche nazionali, sia il diritto di cittadinanza il cuore del dibattito attuale" ha detto il presidente dell’unione interparlamentare.

"I flussi migratori – ha concluso Casini – hanno costretto le nostre democrazie a confrontarsi con un fenomeno epocale. La forza della democrazia si può ponderare e misurare anche in base alla capacità di affrontare questa sfida senza snaturarsi".

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