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Cittadinanza. Chaouki: “Riforma entro un anno, le condizioni ci sono”

"Disponibili a una mediazione, che però non sia troppo al ribasso: inaccettabile aspettare la fine della scuola dell'obbligo. Il sottosegretario Delrio ci  può aiutare"

Roma – 17 marzo 2014 – "Noi abbiamo una priorità: una nuova legge sulla cittadinanza, uno ius soli temperato. Una proposta di buon senso l'abbiamo già presentata in Parlamento; vogliamo garantire al milione di bambini e ragazzi nati qui in Italia di poter diventare italiani".

Lo ha ribadito ieri a Khalid Chaouki, intervistato da ANSAmed a margine di un incontro dedicato alle seconde generazioni. Il deputato Pd e coordinatore dell'Intergruppo parlamentare sull'immigrazionesi è detto convinto che ci sono le condizioni politiche per portare la riforma in porto in questa legislatura, anche entro la fine dell'anno.

"Ncd e anche altre, ampie, parti di questo Parlamento – ha ricordato Chaouki –  hanno depositato proposte di legge di superamento dello ius sanguinis. Si parla di legare la cittadinanza a un radicamento sul territorio, con la scuola. Su questo, siamo disponibili a una mediazione, che però non sia troppo al ribasso".

Secondo il deputato è "inaccettabile pensare di legare la cittadinanza per chi nasce in Italia alla scuola dell'obbligo. Il massimo di mediazione che ci può essere in questo caso? Vincolare la cittadinanza alla permanenza dei genitori in Italia o all'iscrizione a scuola. Mentre legare la cittadinanza per chi nasce in Italia all'apprendimento della lingua o al termine di un ciclo scolastico è una cosa ingiusta e irreale: questi bambini e ragazzi parlano italiano meglio di certi parlamentari".

Chaouki riconfida nell'aiuto del governo, ricordando "la presenza importante di Graziano Delrio, che è stato promotore della campagna 'L'Italia sono anch'io' da sindaco di Reggio Emilia, e negli anni ha investito molto sul tema della cittadinanza. E' lui la persona giusta per fare da sponda a queste istanze. Ha tutte le carte in regola per essere il garante in questa situazione. Insieme a lui, contiamo di arrivare presto a una nuova legge".

"Se posso, e voglio, essere ottimista – ha concluso l'esponente del Pd –  direi che entro l'anno dovremo aver approvato questa legge, almeno alla Camera. Credo che, superata adesso la legge elettorale, sia naturale che il tema della cittadinanza ritorni in prima commissione e questo chiederemo al nostro capo gruppo".

 

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