Roma – 5 giugno 2013 – Anche se ha la sindrome di Down Cristian Ramos potrà diventare italiano.
Ha un lieto fine la vicenda del ragazzo nato e cresciuto a Roma, figlio di un’immigrata colombiana, che ha compiuto 18 anni lo scorso novembre e si è visto negare la possibilità di ottenere la cittadinanza. Il problema? La sua condizione non avrebbe garantito piena consapevolezza al momento del giuramento.
Il caso è finito in televisione, con un servizio delle Iene, e ha scatenato una grande mobilitazione, anche con un appello online promosso da change.org che ha raccolto oltre 30mile firme. Il deputato del Pd Khalid Chaouki l’ha portato in Parlamento, con un‘interrogazione al ministero dell’Interno presentata in Commissione affari Costituzionali.
Oggi la buona notizia. “Il viceministro Bubbico ha comunicato che è stato predisposto il decreto di concessione della cittadinanza italiana – spiega Chaouki -ora attendiamo solo la firma del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che per primo ha creduto nella nostra battaglia di civiltà per la cittadinanza ai figli di immigrati nati o cresciuti in Italia. Appena ricevuta la notifica, Cristian presterà giuramento in Comune”
Si conclude così, aggiunge il deputato del Pd, “una storia di intollerabile discriminazione”. “È una bella soddisfazione quando la politica e le Istituzioni riescono a fare qualcosa di concreto e risolvere fattivamente i problemi dei cittadini, sollecitati dalla società civile”.
Il caso di Cristian non è isolato e secondo le associazioni che si occupano di persone Down la negazione della cittadinanza è in contrasto con la Convenzione Onu dei diritti delle persone con disabilità. Anche per questo motivo, gli uffici legislativi del Viminale starebbero lavorando a una modifica normativa che superi l'incertezza della situazione attuale.
EP