Il premio nobel: “Magari hanno dato fastidio certe stronzate che ha detto Grillo. Come a proposito di immigrati…”
Roma – 7 marzo 2013 – Le posizioni di Grillo sulla riforma della cittadinanza? “Stronzate”. Parola di premio Nobel.
Dario Fo non nasconde le sue simpatie per il Movimento 5 Stelle. Ha da poco firmato con Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio un libro sotto forma di dialogo (“Il grillo canta sempre al tramonto”) che, parole sue, “sta diventando una specie di vademecum del movimento”. In un’intervista pubblicata oggi da Repubblica prende però le distanze, senza mezzi termini, da alcune sparate del leader del movimento sull’immigrazione.
“A qualcuno – sottolinea Fo – magari hanno dato fastidio certe stronzate che ha detto Grillo, e che poi si è rimangiato. Come a proposito di immigrati, che sono qui da moltissimi anni, e lui non era d'accordo che divenissero cittadini italiani. Ma nel libro c'è, a proposito, una dichiarazione mia, che è stata accettata senza drammi”.
In realtà Grillo finora non si è rimangiato nulla e nel libro non si parla nel dettaglio della riforma della cittadinanza, ma più in generale di immigrazione, in un capitolo dedicato ai problemi sociali. Dario Fo si scaglia contro la xenofobia e dice che gli immigrati per l’Italia sono una ricchezza. Casaleggio racconta il degrado in cui vivono i profughi ammassati nel “Salaam Palace” di Roma. Poi c’è la famosa lettera del sindaco di Lampedusa sui morti in mare.
E Beppe Grillo? Parla degli sbarchi e dei naufragi, cita la “dimensione gigantesca del fenomeno: in pochi anni sono arrivati da noi milioni di disperati”, propone di finanziare le energie rinnovabili in Marocco per creare lavoro e ricchezza e fermare le partenze, dice che “il problema è immenso, ma non bisogna trattarlo con atteggiamento delle tifoserie”.
Poi il leader del M5S spiega la sua posizione: “Si dovrebbe ragionare così: noi abbiamo una densità tot, abbiamo questi posti di lavoro, abbiamo un’economia in crisi, abbiamo i soldi per un certo numero di persone, queste persone devono essere garantite nei diritti fondamentali: salute, assistenza, sicurezza, istruzione. L’Europa dovrebbe partecipare a questo processo, invece lo ignora!”.
Elvio Pasca