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Cittadinanza e voto. Primi passi in Parlamento per “l’Italia sono anch’io”

Verificate le firme, le due proposte di legge sono stare assegnate alle commissioni Affari Costituzionali ed Esteri della Camera. Soldini (Cgil): “Tappa importante, ora la parola ai deputati”

 

Roma – 3 aprile 2012 – È troppo presto per sapere se e quando si concluderà, ma intanto è iniziato l’iter parlamentare delle due proposte di legge di iniziativa popolare su voto e cittadinanza della campagna”l’ Italia sono anch’io”. I due testi sono stati presentati il 6 marzo scorso alla Camera dei Deputati, accompagnati da oltre duecentomila firme (ne bastavano la metà) raccolte tra i cittadini italiani.

La proposta di riforma della cittadinanza farebbe diventare subito italiano chi nasce da un genitore regolarmente in Italia da almeno un anno o da un genitore nato in Italia, ma anche chi frequenta qui un ciclo scolastico o, arrivato quando ha al massimo dieci anni in Italia, vi rimane fino alla maggiore età. Gli adulti avrebbero invece la possibilità di prendere il passaporto tricolore dopo cinque anni di residenza regolare.

Quella dedicata al diritto di voto darebbe invece l’elettorato attivo e passivo alle elezioni circoscrizionali, comunali, provinciali e regionali agli immigrati che risiedono regolarmente in Italia da almeno cinque anni. Per andare alle urne dovrebbero chiedere l’iscrizione ad una lista elettorale aggiunta, come oggi già fanno i cittadini comunitari per le partecipare alle elezioni Comunali.

“La verifica delle firme è stata ultimata ed è andata a buon fine. Le due proposte sono state infatti registrate ed assegnate all’iter parlamentare” spiega oggi Piero Soldini, responsabile dell’Ufficio immigrazione della Cgil, una delle organizzazioni promotrici di “l’ Italia sono anch’io”.

“La proposta di legge sulla Cittadinanza – precisa il sindacalista – è stata registrata con il n.5030 in data 26 marzo ed è stata assegnata alla Commissione Affari Costituzionali. Quella sul voto è stata invece registrata con il n. 5031 in data 2 aprile ed assegnata congiuntamente alle Commissioni Affari Costituzionali ed Affari Esteri”.

“Si è compiuta un’altra tappa importante – conclude Soldini – adesso la parola passa alle Commissioni, che dovranno essere i nostri riferimenti”.

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PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA POPOLARE: “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza” (5030)

PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA POPOLARE: “Norme per la partecipazione politica e amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalità” (5031)

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