Il ministro degli Esteri: "Non è per maggioranza di immigrati" Roma – 28 settembre 2009 – La cittadinanza non può essere un automatismo che scatta dopo tot anni permanenza in Italia, ma il coronamento di un percorso che non riguarda tutti gli immigrati.
Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini in una intervista alla trasmissione ”Il fatto del giorno” di Rai 2.
"L’immigrato è accolto in Italia se lavora per sei mesi regolarmente raccogliendo pomodori e poi torna in Marocco. Il cittadino italiano è un signore che ha il mio stesso passaporto, ma che a quel punto ha nella mia bandiera la sua bandiera -ha affermato il ministro- E io non credo che alla stragrande maggioranza di quelli che arrivano, e che non hanno questa prospettiva, noi dobbiamo dire, la vostra strada è la cittadinanza”.
"La vostra strada è rispettare la legge e le regole di questo Paese e fra queste ce ne è una: quando il percorso sarà completato, perchè avete pagato le tasse, rispettato la costituzione, perchè vi siete impegnati a servire la patria, magari all’estero come soldati, a quel punto, alla fine del percorso, l’immigrazione è l’inizio, sarete cittadini. L’automatismo è molto pericoloso”, ha concluso Frattini.