Menu

Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia

in

Cittadinanza. G2: “Questa riforma ci chiude le porte”

La Rete delle seconde generazioni: "La proposta Bertolini è discriminazione più totale" Roma, 23 dicembre – “Oggi a oltre 800 mila figli d’immigrati non solo non viene riconosciuto un diritto, ma viene, nonostante le aperture promesse nei precedenti dibattiti politici, “chiusa una porta con il lucchetto”.

Così la Rete G2 – Seconde generazioni, che riunisce giovani figli di immigrati in Italia, commenta l’arrivo in aula alla Camera della riforma della cittadinanza.  G2, “da anni impegnata per una riforma più aperta nei confronti dei figli d’immigrati, non comprende gli inasprimenti contenuti nel testo dell’onorevole Bertolini, che di fatto peggiora la situazione delle seconde generazioni”.

“Nel testo, in discussione alla Camera –  sottolinea in una nota –  è previsto che i figli d’immigrati ottengano la cittadinanza italiana  a compimento dei 18 anni e dopo aver conseguito le scuole dell’obbligo con profitto. Si tratta di una formula che peggiore persino la legge 91 del 92, già considerata da molti superata e inappropriata ai tempi. La cittadinanza, in base a  questo testo,  pare più un premio che un diritto per chi è nato nel territorio italiano ed è figlio di stranieri”.

“Non si considerano poi le seconde generazioni non nate ma cresciute in Italia, per le quali erano previsti percorsi agevolati, contenuti in diversi disegni di legge presentati fino ad oggi” aggiunge G2, auspicando che “l’iter del testo preveda un’apertura agli emendamenti relativi alla nostra condizione”. Di qui un nuovo “appello ai Parlamentari affinché le seconde generazioni abbiano pieno diritto di cittadinanza. Oggi ancora di più, di fronte a un testo che non ci dimentica ma addirittura ci vuole “premiare con la discriminazione più totale”.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]
Exit mobile version