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Cittadinanza. Idem: “Serve una soluzione per le seconde generazioni”

La ministra per le Pari Oppportunità: "Duro da accettare che chi nasce e studia qui sia tagliato fuori dalla vita sociale perché non ha il passaporto. Tema molto sensibile, da affrontare"

Roma – 11 giugno 2013 – Bisogna trovare una “soluzione” per le seconde generazioni, escluse dalla vita sociale perché non hanno la cittadinanza italiana.

Ne è convinta Josefa Idem, ministra delle ministra delle Pari opportunita',  secondo la quale questo “è un tema molto sensibile”.

“Bisogna partire da una considerazione – ha detto oggi Idem – e cioe' che per un bambino che nasce da genitori stranieri in Italia e fa tutto il percorso scolastico, che si integra sotto tutti gli aspetti della convivenza sociale, e' dura accettare che fino ad un certo punto non potra' partecipare alla vita sociale perche' non ha il passaporto. Quindi con tutta la delicatezza del caso direi che questo aspetto va preso di mira, discusso e va trovata una soluzione”.

La ministra, che ha anche la delega allo Sport, nei giorni scorsi ha detto sostenere la proposta di una scorciatoia verso la cittadinanza dei figli di immigrati che si distingono per particolari meriti sportivi.  "Sarà un passaggio del futuro e con questo cominciamo ad allargare lo zoom dell'attenzione anche su questo aspetto" ha spiegato oggi.
 

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