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Cittadinanza. Il M5S presenta la sua riforma per le seconde generazioni

Ddl di Dadone e Sorial alla Camera: italiano chi nasce da genitori che sono qui da tre anni o chi frequenta due cicli scolastici. La deputata: “È in linea con i bisogni del Paese, garantiamo i diritti dei bambini”

Roma – 18 giugno 2013 – Se Beppe Grillo sul suo blog sussulta ogni volta che si parla di riforma della cittadinanza per le seconde generazioni, i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle che siedono in Parlamento lavorano per condurla in porto, facendo diventare finalmente italiani anche per legge i figli degli immigrati.

Qualche settimana fa avevano fatto notizia le firme di tre senatrici del M5S sotto la proposta radicale di Ignazio Marino: italiano chi nasce in Italia, ius soli puro. Molte più chance ha però un disegno di legge tutto a cinque stelle appena presentato alla Camera dei Deputati, che lega la possibilità di diventare italiani all’ anzianità di residenza dei genitori e alla frequenza scolastica.

Girgis Sorial
Ha come primi firmatari il lombardo Giorgio Girgis Sorial e la piemontese Fabiana Dadone, che conoscono bene e hanno particolarmente a cuore la materia. Uno è figlio di immigrati egiziani e ha insegnato in scuole dove le seconde generazioni erano tante, l’altra è una praticante avvocato impegnata nel sociale, che non ha avuto paura di insistere sulla necessità di una riforma per le seconde generazioni durante le Parlamentarie del Movimento.

Cosa dice il loro disegno di legge? Che sono italiani i bambini nati in Italia, purchè i genitori siano regolarmente qui da almeno tre anni. Chi non rientra in questa categoria può comunque diventare italiano, ma dopo aver concluso due cicli scolastici: elementari e medie, oppure medie e superiori/formazione professionale. Si uniscono insomma due principi: ius soli temperato e ius culturae.

Fabiana Dadone
“È una proposta in linea con i bisogni del Paese. Garantisce i diritti di bambini che nascono o crescono in Italia.” dice a Stranieriinitalia.it Fabiana Dadone.

“Per ora, sotto il testo che abbiamo presentato venerdì alla Camera, ci sono solo le nostre due firme, ma presto arriveranno quelle di altri deputati del M5S. È una proposta ampiamente condivisa, – sottolinea la deputata – ne abbiamo parlato in assemblea e non ci sono state obiezioni. D’altronde, sui diritti di bambini che vivono in Italia c’è poco da obiettare”.

Come la prenderà Grillo? “Beppe sul blog  ha criticato lo ius soli secco, questa è tutta un’altra questione” taglia corto  Dadone, secondo la quale la riforma si farà. “Ci sono proposte da tutte le parti politiche e una ministra molto impegnata su questo tema: credo che riusciremo a trovare un punto condiviso e a raggiungere il risultato“.

Elvio Pasca

 

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