Roma – 31 gennaio 2014 – Diventare cittadini europei costa 650 mila euro.
A fissare il prezzo è stata la Repubblica di Malta, che per attrarre Paperoni e risanare i suoi bilanci ha messo in vendita i suoi passaporti con il cosiddetto “Individual Investor Programme”. Gli aspiranti cittadini devono anche acquistare sull’isola proprietà per almeno 350 mila euro e investire almeno 150 mila euro in bond maltesi.
Mentre già si facevano i nomi di potenziali facoltosi clienti (pare che ci abbia fatto un pensierino anche l’ex pilota canadese Jacques Villeneuve), la mossa di La Valletta ha preoccupato gli altri stati membri dell’Ue, direttamente interessati alla novità. Un passaporto maltese permette infatti di circolare, vivere e lavorare anche nel resto dell’Unione.
Due settimana fe, l’Europarlamento ha votato a larga maggioranza che condanna la scelta di Malta. “Di piace l’idea di vendere i diritti riconosciuti dai trattati europei? Certo che no” ha detto durante il dibattito la commissaria europea alla Giustizia Viviane Reding. “La cittadinanza non si vende”.
Anche se ogni membro dell’Ue è sovrano sulle regole per la concessione della cittadinanza, ne è nato quindi un braccio di ferro diplomatico tra Ue e Malta, che ora pare aver dato un primo frutto. La cittadinanza di La Valletta rimane in vendita, ma l’acquirente dovrà dimostrare un (minimo) legame con il Paese.
In un comunicato congiunto diffuso mercoledì dalla Commissione Europea e dalle autorità maltesi di legge che queste ultime sono pronte a rivedere l’ Individual Investor Programme. In particolare, “non verranno rilasciati certificate di naturalizzazione a chi non dimostra che ha risieduto a Malta per almeno dodici mesi prima di presentare la richiesta”.
EP