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Cittadinanza. “Italia in ritardo, ora una riforma per le seconde generazioni”

Chaouki (Pd): "Ius soli temperato è un traguardo urgente". Polverini (Fi): "Posizioni diverse, ma tutti vogliono una nuova legge"

Roma – 10 marzo 2015- Si continua a cercare un’intesa in Parlamento per una nuova legge sulla cittadinanza che riconosca come italiani i figli degli immigrati. Si lavora su una ventina di proposte di legge, il governo ha la riforma in agenda e dal Partito Democratico spingono per fare presto, ma anche da Forza Italia potrebbe arrivare un sostegno importante.

A fare il punto ieri sono stati il deputato del Pd Khalid Chaouki e la collega di Fi Renata Polverini, che hanno incontrato alla Camera ragazzi e ragazze di un liceo scientifico di Roma. La proiezione del film Sta per piovere, del regista italo-iracheno Haider Rashid, è stata l’occasione per discutere di seconde generazioni e integrazione.

"In vista dell'imminente avvio della discussione parlamentare sui temi della cittadinanza e dello Ius Soli è bene che si torni ad un largo confronto. I partiti devono dialogare serenamente perché l'esigenza di una riforma in questo ambito è ampia e condivisa" ha detto Chaouki, coordinatore dell’intergruppo parlamentare sull'immigrazione.

"Attualmente – ha ricordato il deputato del Pd –  l'Italia è tra i paesi con le norme più rigide sulla concessione della cittadinanza, ma c'è un Paese reale, fatto di figli di immigrati, ragazzi nati o cresciuti in Italia che sono già, di fatto, cittadini del nostro Paese; il Parlamento deve dare loro una risposta e non può far attende oltre queste giovani generazioni. La strada dello Ius Soli temperato è un traguardo quanto mai urgente e necessario".

"C'è una grande volontà da parte di tutti i partiti politici di arrivare ad una legge sulla cittadinanza” ha assicurato Renata Polverini. “Questo Paese però, purtroppo, va a due velocità perché tante persone hanno già assorbito il processo di integrazione nei fatti mentre invece il legislatore ancora discute e non riesce a porre un sigillo a ciò che effettivamente è stato già deciso dai cittadini".

"In Parlamento – ha ricordato l’esponente di Forza Italia –  abbiamo discusso e ci siamo voluti confrontare sui problemi dell'integrazione e su una nuova forma di cittadinanza per i tanti ragazzi che nascono e vivono nel nostro Paese. Abbiamo messo a disposizione delle proposte di legge che attraverso dei requisiti riconoscessero la cittadinanza".

"È chiaro – ha concluso Polverini –  che sussistono delle posizioni diverse a secondo dei partiti di appartenenza, ma tutti hanno l'obiettivo e la volontà di portare a compimento un testo di legge che possa trovare la giusta mediazione tra i gruppi parlamentari".
 

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